FUORI DALLA NOTIZIA - «Io, la ragazza (oltraggiata) dello zoo di Berlino»

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

La notizia. È stata denunciata per violazione di domicilio dallo zoo di Berlino la donna che nei giorni scorsi si è lanciata nell'area degli orsi, finendo con l'essere attaccata da un esemplare di orso polare. La donna, che ha ricevuto diversi morsi, non sarebbe in pericolo di vita, ma è ancora tenuta in osservazione in ospedale, per prevenire eventuali infezioni. Secondo l'Agenzia di stampa tedesca Dpa, lo zoo ha sporto denuncia dopo l'episodio, criticando fra l'altro il comportamento irresponsabile di alcuni visitatori. «L'orso si è comportato assolutamente bene - ha detto il biologo dello zoo, Heiner Klos -, era solo curioso, ha rosicchiato un po', tastato un po', e guardato che succedeva...».
Nello zoo della capitale tedesca - il più ricco di specie del mondo, finito sotto i riflettori dopo la nascita del celebre orsetto polare Knut - gli operatori hanno la possibilità di ricorrere all'aiuto delle armi, in caso di emergenza: avrebbero dunque sparato all'orso per fermarlo, se avesse aggredito la signora con più violenza, ha spiegato ancora il biologo. «Questa è sempre una decisione di pancia - ha concluso - ma io non avrei esitato».
I tabloid tedeschi, intanto, hanno ricostruito la vita della donna, per trovare una spiegazione al suo gesto: si tratta di una trentaduenne alla quale recentemente non è stato rinnovato il contratto di lavoro nel pubblico impiego; separata, con una figlia che preferisce stare col papà, la donna si sente «sola e poco amata» e alterna il buon umore e momenti di depressione. Prima di lanciarsi fra gli orsi avrebbe gridato: «Hurra!». (fonte: Ansa, 13 aprile 2009)

Fuori dalla notizia. «Quel che è giusto è giusto. Dunque la denuncia per violazione di domicilio che mi sono presa, in fondo ci sta. Però ci sta anche, da parte mia, eccome, la denuncia per molestie sessuali all'orso. Guardate, guardate... mi ha morso anche qui... e qui... Senza contare i pesanti palpeggiamenti di cui mi ha fatto oggetto. Ci sono i testimoni. Se io ho violato il domicilio di quel signore lì... quel signore lì a sua volta deve pagare per il suo atteggiamento gravemente offensivo della mia dignità di donna».


Così la donna tedesca che il mese scorso entrò nel recinto degli orsi dello zoo di Berlino, rischiando la vita, ha risposto a chi le chiedeva un parere sull'accusa di violazione di domicilio subito scattata ai suoi danni. E a chi le proponeva di perdonare l'orso, la signora ha ribattuto stizzita: «Ma quale perdono. Quello è un animale, altro che perdono. E sto ancora aspettando le sue scuse».

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