Il Gabbiano vola su Genova

Il Gabbiano vola su Genova

Per diciotto anni ha volato alto a Rapallo e nel Tigullio, adesso affronta la scommessa più importante. La lista civica «Il Gabbiano», punto di forza del centrodestra nel levante della Provincia di Genova, arriva in città sotto forma di associazione politica e culturale desiderosa di dare il proprio contributo per le elezioni comunali genovesi. Tra un anno e mezzo Pdl e Lega Nord potranno contare sul contributo di professionisti e imprenditori che hanno costituito il circolo del Gabbiano di Genova: «Non abbiamo l’ambizione di contare su una nostra lista civica anche in città, non ci sarebbe il tempo per organizzarla - spiega il presidente onorario Roberto Tosi -. Siamo, invece, disponibili a fare in modo che nostri rappresentanti corrano sotto il simbolo del Popolo della Libertà e contiamo di poter fare eleggere due o tre consiglieri». Programmi ambiziosi per un gruppo di persone che lavorano insieme con passione su progetti di varia natura «e che ha il suo punto di forza nella voglia di partecipare. Siamo una piramide rovesciata, è la base che conta e lo dimostra il fatto che ci ritroviamo tre volte al mese per cene ed incontri a tema - prosegue Tosi -. L’ultima battaglia vinta è stata l’elezione in consiglio regionale del nostro fondatore Roberto Bagnasco e la decisione di spostarci su Genova è nata proprio durante la campagna per le regionali: la gente ha dimostrato entusiasmo per le nostre proposte». Proprio Bagnasco, ex sindaco di Rapallo e oggi consigliere pidiellino in via Fieschi, spiega l’importanza del passaggio su Genova: «La città deve essere un punto di riferimento e la nostra struttura ha le caratteristiche per avere fortuna anche qui soprattutto in zone popolari. Siamo quelli che riescono a dare entusiasmo alla politica» commenta Bagnasco. A seguire in prima persona il circolo del Gabbiano sotto la Lanterna sarà Barbara Benazzi nel ruolo di presidente: «Vorremmo avvicinarci al territorio attraverso le persone - si presenta Benazzi -, vogliamo essere una forza in più perché in città si realizzino progetti specifici, non abbiamo la bacchetta magica ma vogliamo esserci».
A tenere a battesimo la nuova realtà associativa è stato il deputato del Pdl Roberto Cassinelli. La sua presenza ha fatto rumoreggiare molti sulla possibilità che sia lui a raccogliere il testimone e correre per il centrodestra come candidato sindaco, situazione che esclude nella maniera più assoluta. Cassinelli, nel ruolo di coordinatore vicario del Popolo della Libertà si trova anche a dover arginare la deriva della Lega Nord con il consigliere regionale Edoardo Rixi che è entrato sulla scena candidandosi a palazzo Tursi: «I sondaggi ci danno al 10 per cento a Genova e, quindi, con la Lega e una lista civica fatta soprattutto da giovani, imprenditori e gente comune potremmo arrivare da soli al 25 per cento: noi ci stiamo attrezzando» aveva detto Rixi.
Roberto Cassinelli gli risponde chiedendo più prudenza: «Le ambizioni personali sono legittime ma il candidato del centrodestra deve essere uno solo. Prima cerchiamo di individuare un programma poi passiamo al candidato: le fughe in avanti portano solo al risultato di farci vedere divisi e litigiosi davanti agli elettori».

E quando i leghisti rimproverano al Pdl di aver inseguito Enrico Musso per troppo tempo, la risposta è pronta: «Musso ha fatto una scelta sua, sapeva di essere il nostro candidato in pectore - specifica l’onorevole -: abbiamo già chiesto alla Lega di incontrarci per avviare un confronto. Se non hanno ricevuto il messaggio ne spediremo un altro».

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