Londra - L'ultima battaglia del sindacato britannico rischia di lasciare i lavoratori di Sua Maestà in mutande. O per meglio dire, in canottiera e shorts. È questa la mise che, secondo il Trades union congress, la Cgil d'Oltremanica, le aziende dovrebbero consigliare ai propri dipendenti per vincere il caldo in ufficio. «Fa troppo caldo, basta con giacca e cravatta. D'estate meglio indossare pantaloncini e maglietta anche sul posto di lavoro».
Non si sa se il colpo di caldo (per questo week end sono previsti 33 gradi) abbia fatto più danni al sindacato o ai lavoratori. L'invito alle imprese perché adottino «un approccio meno severo nei confronti dell'abbigliamento richiesto in ufficio e delle uniformi» per ora resta lettera morta. Brendar Barber, numero uno del sindacato inglese, sembra agguerrito: «Vorremmo che i capi in Gran Bretagna pensassero seriamente questa settimana a come rendere i posti di lavoro più freschi e i dipendenti meno accaldati, ci vuole un dress code (un codice d'abbigliamento, ndr) che contribuisca a far sentire meglio i dipendenti pur mantenendo integra l'immagine aziendale».
Conciliare le due cose non sembra facilissimo, e difficilmente questa «moda» potrà sbarcare in Italia.
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