Gelato passione (e golosità) universale e per tutti gusti, dai sapori classici come vaniglia, pistacchio, cioccolato, nocciola, fiordilatte. crema a quelli che arrivano dalla frutta fino a quelli nuovi “inventati” dalla creatività e dalle ricerca dei gelatai italiani ma non solo. Tanti i gusti e tante le filosofie di consumo: dessert, pausa, dopocena o pranzo. E senza limiti, ogni stagione va bena, non solo quando fa caldo: street food per eccellenza ma anche sullke tavole di casa e dei ristoranti. In fondo di cibo si parla…
La fotografia dello stato dell’arte del gelato in giro per il mondo l’ha scattata Host, il Salone Internazionale dell’ospitalità professionale organizzato da Fiera Milano che si terrà dal 23 al 27 ottobre 2015, attraverso un campione di consumatori di Paesi diversi: dall’Est Europa alla Turchia, dalla Russia al Vietnam, per capire cosa significa per loro il gelato e comprendere quali sono le abitudini di consumo di un alimento conosciuto in tutto il mondo, identificato in gran parte come un prodotto italiano o di origini italiane.
Così, se per i francesi il gelato risulta un toccasana per l’umore, spuntino fresco che si è apprezzato soprattutto in Italia, magari durante una vacanza, tra i russi c’è chi ricorda con piacere il gelato al tè verde assaggiato in patria, ma anche l’avvolgente gusto ai Biscotti, scoperto a Milano. Per loro un gelato è l’ideale in qualsiasi momento della giornata, dal mattino alla sera, basta che compensi una giornata no. Sarà per questo che, per i russi, mangiare un gelato è l’elogio della lentezza: 10 minuti. Anche la movida spagnola vede il gelato tra i suoi protagonisti: complice il caldo, questo alimento si consuma rapidamente, anche nelle ore più tarde della sera e ispira ricordi giocosi e dolcezza. Senza dimenticare le stranezze, ancora una volta, sperimentate nel nostro Paese, con il peculiare gusto Broccoli di Rimini ricordato con piacere da alcuni tra gli intervistati.
Spostandoci invece verso la parte più orientale del mediterraneo scopriamo che i turchi interpellati dimostrano di amare il gusto menta e c’è chi tra loro ricorda con piacere il gelato alla zuppa inglese provato in Italia. I ciprioti, cultura sospesa tra Mediterraneo e Medio Oriente stupiscono per originalità: per loro il gelato si mangia fritto. Allontanandoci, invece dal bacino del Mediterraneo, è possibile scoprire che, tra quanti sono stati interpellati, i vietnamiti si sono sentiti un po’ a casa gustando gelato al riso a Roma, mentre tra gli ungheresi c’è chi si è lasciato trasportare dai gusti forti, provando il gelato alla cannella in Sicilia.
Se dal lato dei consumatori internazionali l’Italia appare come la patria del gelato, anche l’offerta nel nostro Paese vede questo alimento tra le sue eccellenze. Del resto si dice che fu Caterina de’ Medici a introdurre per la prima volta la novità del gelato nella Francia del XVI secolo. In Italia, secondo i dati di Camera di Commercio di Milano ci sono 21mila imprese legate a questo settore: solo nella Lombardia dell’Expo sono tremila e crescono del +1,7% in un anno, più che in Italia (+1%). A Milano la crescita è del +6%. Gli artigiani e le aziende produttrici sono infatti alla continua ricerca di idee e l’innovazione tecnologica legata alla preparazione e alla conservazione del gelato e dei preparati diventa fondamentale per trasformare le nuove intuizioni in prodotti capaci di cambiare le abitudini globali che ruotano intorno a un cono o a una coppetta.
E l'Italia è leader mondiale assoluto per la produzione delle macchine per gelato e guida la tendenza all’internazionalizzazione nel settore food equipment. I dati di Anima-Assofoodtec segnalano per il 2014 un aumento dell’1% nel fatturato del settore, che salirà a 313 milioni di euro. Quasi tre quarti del valore della produzione (72%, pari a 226 milioni di euro) sono generati dall’export, con quote importanti verso le economie emergenti. Si stima che il settore delle macchine, attrezzature e ingredienti sfiori nel complesso il miliardo di euro, cui s aggiungono 2,5 miliardi di valore del mercato del consumo, che è di 360mila tonnellate l’anno pari a circa 6 kg in media per ogni italiano.
Proprio l’Expo, con il suo melting pot culturale rappresenta una ulteriore spinta verso il nuovo: quale sarà il gusto del futuro? E sarà prodotto in Italia? Tra gli addetti ai lavori c’è chi parla di nuovi gusti ai caffè pregiati, ma anche ai cereali, alle spezie e perfino agli insetti, ispirati alle grandi tradizioni dei Paesi ospiti dell’Esposizione Universale. Questo fermento troverà in Host una forte spinta in grado di unire la cultura internazionale del gelato in un’unica manifestazione, che vedrà una vera e propria Arena Dolce dove, tra le altre iniziative, i più grandi Maestri associati Fipe metteranno a disposizione la loro expertise in tre corner dedicati rispettivamente al Dolce tipico, alla Pasticceria - cioccolato e al Gelato.
Il “via” verso il nuovo suggerito da Expo, sarà dato da Pregel, uno dei leader tra i produttori di ingredienti di qualità presenti a Host2015 vetrina delle tendenze per il futuro del settore, che proporrà un inedito gelato di gusto fruttato, ricercato e moderno, ispirato alla mascotte dell’evento, Foody.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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