Genova, nuovo incubo G8 Pronta un’altra invasione

da Genova

Il conto alla rovescia è già iniziato. Meno di una settimana per sapere quel che sarà di Genova. A chiederselo, sono soprattutto gli abitanti del centro e i commercianti, spaventati per i quattro giorni di commemorazione per i fatti del G8 2001. Tutto avrà inizio a sei anni dalla prima manifestazione di allora, giovedì 19 luglio. Due i cortei organizzati dai no global, decisi a ripercorrere le strade della devastazione. Più un terzo, la sera del 21, con una fiaccolata fino alla scuola Diaz, quella dei presunti pestaggi.
Molti commercianti hanno già deciso di abbassare le saracinesche, mentre numerose famiglie sono pronte alla fuga dalla città. Perché la paura ritorna. E a farla tornare ci ha pensato anche il nuovo sindaco di Genova, la ds Marta Vincenzi, che ha più volte solidarizzato e manifestato in piazza con i seguaci di Casarini e Agnoletto. È stata lei ad aver messo a disposizione dei manifestanti - per la prima volta dopo il 2001 - lo stadio Carlini. Lo stesso in cui, sei anni fa, si accamparono i «disobbedienti» delle tute bianche. Uno stadio che fu il quartier generale di molte frange estreme, da cui partirono i cortei degli scontri. Così i manifestanti, per raggiungere piazza Alimonda, dove perse la vita Carlo Giuliani, dovranno attraversare mezza città. Da levante a ponente.
I siti internet dei militanti della sinistra estrema, poi, non aiutano a star tranquilli. Si parla di decine di migliaia di persone pronte al ritorno in città. E c'è chi pregusta la vendetta, perché da allora, secondo i massimalisti, «non è stata fatta giustizia». Anche per questo si legge sul sito dei «giovani comunisti» che arriveranno a Genova «non solo per celebrare o ricordare, ma per incontrarci ancora, ritornare su quelle strade e riprendercele». Forse un avvertimento. Come quello che scrivono poco dopo: «Ritorneremo allo stadio Carlini per passare tre giorni di lotta e liberazione».
Le manifestazioni sono state definite dal ministero degli Interni «potenzialmente a rischio» e le forze dell’ordine si stanno preparando. Numerosi gli eventi su cui vigilare, anche perché all'interno del movimento anticapitalistico è nata una frattura.

Se al Carlini ci saranno numerose iniziative del «Comitato piazza Carlo Giuliani», guidato dalla madre del giovane, la senatrice Heidi Giuliani, in altre parti della città ci saranno «eventi» organizzati dall'ex leader del Genoa Social Forum, l’europarlamentare Vittorio Agnoletto. Massima allerta è riservata per la manifestazione di venerdì 20, quella che terminerà in piazza Alimonda, luogo in cui venne ucciso Giuliani.

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