Genoa, il grande passo verso la luce

Genoa, il grande passo verso la luce

Tra Genoa e Torino vince la voglia di non farsi male. Zero gol e zero emozione. Ma il pari sta bene a entrambe, grazie alla vittoria dell'Udinese a Palermo. Il Grifo va a più 4 e vede la salvezza. Prima della gara è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del porto di Genova. La squadra rossoblù è scesa in campo con il lutto al braccio. La tifoseria organizzata del Genoa ha criticato la decisione di giocare lo stesso la partita: «Anche questa volta il mondo del calcio si è distinto per l'insensibilità che lo contraddistingue da sempre. Ci sarebbe sembrato giusto fermare la giostra, almeno qui a Genova». I tifosi rossoblù, presenti a Torino, sono rimasti in silenzio i primi 15 minuti per ricordare le vittime e loro famiglie. Se contro il Pescara Ballardini aveva schierato un Genoa a trazione anteriore, questa volta il tecnico rossoblù ha mandato in campo una formazione molto più abbottonata con cinque difensori, quattro centrocampisti e un solo attaccante. Nei fatti un 5-3-1-1 (o un 3-5-1-1) con Bertolacci a sostegno di Borriello. Nelle battute iniziali è il Toro a fare la partita. Al 4' Manfredini smorza il diagonale di Cerci e Frey para senza problemi. Un minuto dopo Glik, pressato da Borriello, rischia l'autogol. La prima vera emozione della partita è il boato con cui il pubblico saluta il vantaggio dell'Udinese a Palermo. Al 26' Bianchi fa correre un brivido lungo la schiena a Frey, ma la mira del centravanti è alta. Per annotare il primo tiro rossoblù nello specchio della porta bisogna attendere 33 minuti quando Bertolacci, servito da Borriello, prova a impensierire Gillet. Intanto il Palermo pareggia su rigore e il pubblico granata comincia a mugugnare: «La giocate o no?». Domanda legittima visto quello che (non) succede in campo. Il primo tempo si chiude tra i fischi. Il secondo comincia con un brivido per il Genoa: Cerci si gira bene, ma Frey non si fa sorprendere. Poi non succede più nulla. Intanto il match con l'Inter di domenica prossima potrebbe giocarsi alle 12.30 anziché alle 15, dopo la decisione del Prefetto di Firenze di anticipare Fiorentina-Palermo alle 12.30 a causa del giro d'Italia. Tutto questo per garantire la contemporaneità degli incontri delle squadre che lottano per non retrocedere. FREY 6: Primo tempo inoperoso. Nella ripresa si oppone bene a Cerci.
CASSANI 6: Torna titolare dopo essere rimasto a lungo in naftalina. Bada più a difendere che ad offendere, anche se la prima accelerazione del Genoa porta la sua firma. (dal 46') GRANQVIST 6: Brutto fallo su Birsa.
PORTANOVA 6,5: Solito rendimento puntuale e sicuro in fase difensiva.
MANFREDINI 6,5: Nel 3-5-1-1 è il regista del pacchetto arretrato. Regala grande tranquillità alla squadra. Ammonito dopo un fallo a centrocampo. MORETTI 6,5: Partita di grande sostanza.
ANTONELLI 6: Si ritrova contro Cerci, il granata più pericoloso. Non va quasi mai affanno.
KUCKA 6: Si sbatte molto anche se non è al top.(dal 24 st) TOZSER sv
MATUZALEM 6: Regia lenta, ma efficace.
RIGONI 5: Si guadagna la riconferma dopo la buona prova contro il Pescara, ma combina poco o nulla.


BERTOLACCI 6: Stavolta non vede la porta.
BORRIELLO 6: Non riceve una palla buona in tutta la partita. (dal 27 st) FLORO FLORES sv
BALLARDINI 6,5: Blinda la difesa e porta a casa un punto d'oro.

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