L'interesse per un bene comune deve superare ogni personalismo

Chi conosce gli alberi sa che dal loro legname si ricavano tavole di qualità diversa, duttili o rigide, resistenti alle intemperie o fragili, compatte o inadatte a reggere carichi. C'è un modo di dire della gente che richiama proprio la «qualità del legno» riferita alle persone. Se una persona ha inclinazione a rubare e nella sua famiglia altri lo fanno, è la qualità del legno che distingue l'albero genealogico. Se si tratta di persone operose, intelligenti e oneste e si riconoscono queste capacità nel ramo familiare è «la qualità del legno». Mi è venuto in mente questo detto leggendo l'esortazione del direttore Lussana ad essere compatti e votare il Pdl, nonostante la delusione di candidati non liguri.
Ci sono almeno due motivazioni per entrare in politica. Una è quella di pensare a ottenere benefici, riconoscimenti, prebende e soldi. L'altra è di condividere l'ideale, il progetto per realizzarlo o comunque perseguirlo avvicinandosi più possibile. È evidente che se l'interesse è personale, ed è comunque una fortissima molla motivazionale, e ci si trova di fronte a scelte che non si condividono, si cerca ospitalità altrove ritenendo di aver subito un torto dal partito in cui si è militato fino al momento prima. Se l'interesse è di portare avanti un ideale, un progetto ed il partito che lo promuove, si accettano le decisioni per il bene del partito consapevoli che tutti sono necessari, ma nessuno indispensabile. Il bene da ricercare è quello comune ed il proprio impegno è il servizio reso alla gente, non quello del partito nei confronti propri. Dispiace quindi vedere delle reazioni non finalizzate alla realizzazione di un programma indispensabile a risollevare le sorti di questa povera Italia, diventando lo stesso secondario alle persone quasi non fosse realizzabile se a rappresentarlo in Parlamento ci fosse Caio invece di Tizio.
Credersi indispensabili è un errore dettato da una valutazione di se stessi superiore alla valutazione dell'obbiettivo da raggiungere. Così viene meno anche il gioco di squadra e rivela una sorta di ricatto nei confronti degli altri appartenenti allo stesso partito. Fa poi specie che qualcuno che in passato ha adottato decisioni altamente discutibili o comportamenti inopportuni, una volta che si trova nella stessa situazione in cui ha messo altri, vantando un potere decisionale assoluto e inappellabile, ora non se ne faccia una ragione come ha preteso in passato.

Bisogna superare certi personalismi in nome di un ideale da raggiungere senza se e senza ma, perché altrimenti si rivelerebbe la qualità del legno di quella pianta, che apparentemente sembrava idonea, ma si è rivelata con il tempo in tutta la sua inadeguatezza per costruirci sopra.

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