«Ci sono forti barriere all'ingresso della grande distribuzione in Liguria e su questo tema si sono verificati casi aberranti con vicende assurde di operatori della grande distribuzione che hanno dovuto frazionare i loro punti vendita pur di aprire», una denuncia di rilievo quella fatta da Sonia Augenti, responsabile di Federdistribuzione - l'organismo di coordinamento delle catene di iper e supermercati -, intervenuta lunedì scorso in Commissione attività produttive del consiglio regionale della Liguria, per esprimere il parere della categoria sulle modifiche alla legge regionale del 2007 che regola il commercio.
Un passaggio, quello fatto dalla Augenti, che richiama ancora una volta le difficoltà che i grandi marchi hanno a varcare i confini liguri per trovare spazio da Ventimiglia a Sarzana con Genova caso ancora più particolare. E le modifiche all'attuale legge regionale potrebbero rappresentare ancor più una conservazione dello status quo con paletti sempre molto rigidi per l'apertura di supermercati di media distribuzione e ipermercati e che Federdistribuzione definisce «atteggiamento conservativo poco incline al doveroso recepimento degli slanci di liberalizzazione». C'è chi lo legge come tentativo di salvaguardare il dominio Coop che, tra l'altro, da tempo incide sul portafogli dei liguri perché la scarsità di concorrenza permette alla grande distribuzione di proporre prezzi più alti rispetto alla maggior parte del territorio italiano. Un dato confermato qualche settimana fa anche dal Comune di Genova: mettendo a confronto i dati dell'economia genovese tra i primi sei mesi del 2011 e 2012, Genova è al secondo posto per l'aumento del tasso di inflazione (+4,1 per cento). Il motivo principale sta nell'aumento dei generi alimentari: «Tutto questo avviene a causa della scarsa concorrenza nella grande distribuzione - ha detto Maria Pia Verdona, dirigente dell'ufficio statistico -. Ci sono due grossi distributori sul mercato (Coop e Sogegross, ndr) e la concorrenza è contenuta».
Un dato che potrebbe essere ribaltato se si prendessero a riferimento le quote di mercato della grande distribuzione che a Genova vedono una maggiore superficie a disposizione del gruppo Carrefour rispetto a Coop e Sogegross: «Ma qui giochiamo su un equivoco - spiega Lorenzo Pellerano, consigliere regionale Lista Biasotti - perché è vero che i metri quadri occupati dai punti vendita Coop, Carrefour e Sogegross sono simili, ma ci si dimentica di dire che la quota Coop è distribuita su 14 punti vendita, mentre Sogegross e Carrefour hanno 74 e 78 supermercati. È la dimostrazione che la posizione di Coop è dominante».
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