Liguria, Regione perquisita, vicepresidente indagata

Blitz dei carabinieri che sequestrano atti sul porticciolo di Ospedaletti e sulla pista ciclabile di Area 24. La dipietrista vicepresidente Marylin Fusco: "Un atto a mia tutela"

Liguria, Regione perquisita, vicepresidente indagata

La ruota delle Regioni finite sotto inchiesta si ferma anche sulla Liguria. Nel mirino della magistratura, ora, c'è la vicepresidente della giunta regionale Marylin Fusco di Italia dei Valori che ieri mattina si è vista perquisire gli uffici da due carabinieri del Noe, nucleo operativo ecologico, arrivati in piazza De Ferrari in borghese a metà mattinata. La visita dei militari era finalizzata ad acquisire documenti relativi alla realizzazione del porto Baia Verde di Ospedaletti, in provincia di Imperia, cantieri fermi dal 2011 e sul quale pende un'indagine della procura di Sanremo, coordinata dal pubblico ministero Maria Paola Marrali. Marylin Fusco, assessore con delega all'Urbanistica, è formalmente indagata insieme al direttore del dipartimento Pianificazione territoriale ed Urbanistica Pier Paolo Tomiolo. Per entrambi l'avviso di garanzia è per abuso d'ufficio e danno ambientale in concorso con il costruttore del porto di Ospedaletti Mauro Mannini. Il porticciolo di Baia Verde prevede da progetto la realizzazione di circa 330 posti barca e 1.000 camere di residenza turistica alberghiera.

La costruzione era iniziata nel 2007, ma nel 2010 i lavori si erano fermati per un contenzioso tra la ditta Fin.Im, concessionaria dei lavori, e l’impresa costruttrice Ros­so. «Stiamo valutando se ci sono state delle irregolarità, sia di natu­ra ambientale che di altro genere» ha spiegato il procuratore capo di Sanremo, Roberto Cavallone. La magistratura sta indagando per ve­rificare se l’iter amministrativo per le opere a mare e a terra del por­to­di Ospedaletti siano state esegui­te correttamente e perché i lavori si siano fermati. «In questi mesi ab­biamo ricevuto numerosi esposti, sia dall’attuale amministrazione, che da un gruppo di cittadini, che chiedevano chiarezza» ha puntua­lizzato il procuratore.

I reati ipotizzati, appunto, sareb­bero di violazione di norme am­bientali e abuso d’ufficio. Alla Re­gione potrebbe essere contestato un parere fornito dal direttore del dipartimento Pier Paolo Tomiolo su richiesta di una delle parti. In ballo alcune opere da realizzare al­l’interno del Comune di Ospeda­letti, comune in cui la Regione vo­leva far arrivare la pista ciclabile di Area24 e allo scopo aveva sblocca­to soldi derivanti dai fondi Fas. Al­tri stanziamenti erano arrivati con i festeggiamenti per i 150 anni del­l’unità d’Italia. La questione del parere era stata affrontata anche in una seduta di giunta regionale, che tuttavia non ha mai sulla mate­ria emesso atti ufficiali. Anche per­ché si trattava di decidere chi, tra pubblico e privati, dovesse esegui­re una particolare opera. L’inchie­sta è partita nel maggio scorso con un blitz degli uomini del Noe nel cantiere di Baia Verde dove erano stati effettuati una serie di rilievi fo­tografici per fissare lo stato delle opere.

«Le carte sequestrate fanno rife­rimento al 2005 e 2006, cioè alla precedente giunta Burlando della quale non facevo parte- ha spiega­to ieri Fusco - . Da parte mia c’è massima collaborazione con la magistratura perché venga chiari­ta la vicenda, non ho nulla da na­scondere. È stato perquisito il mio ufficio perché questa vicenda ri­guarda il mio assessorato ma non sono stati assunti da parte mia provvedimenti che riguardano il porto di Ospedaletti. Io indagata? Nei miei confronti c’è un atto di ga­ranzia ». L’esponente di Italia dei Valori ha anche rifiutato ogni pos­sibile ipotesi di dimissioni dall’in­carico in giunta ( «su cosa mi dimet­to? Su atti che non ho assunto? Chi è indagato non è detto sia colpevo­le ») spiegando che è stata perso­nalmente più volte, insieme a dei tecnici, ad effettuare sopralluoghi nell’area interessata per cercare di risolvere il contenzioso e per­mettere ai cantieri di ricomincia­re: «Su questa vicenda ci sono pa­recchi contenziosi tra la società Fin.Im e il Comune di Ospedaletti.

Il presidente Burlando mi aveva chiesto alla fine del 2010 di occu­parmi della situazione per cercare di risolvere le problematiche che attenevano a questo rapporto tra il Comune e la società, considerato il fatto che c’erano delle opere in sospeso. Il mio compito- ha sottoli­neato Fusco - era far dialogare le parti coinvolte. Abbiamo sempre fatto questi incontri con gli uffici, è mio costume incontrare tutti gli imprenditori che mi chiedono ap­puntamenti ma sempre alla pre­senza dei miei uffici, quindi con di­rigenti competenti».
Attualmente il porto di Baia Ver­de è poco più di uno scheletro.

Non è stata completata la diga fora­nea e delle opere a terra non esiste traccia. Da quando i cantieri ripar­tiranno serviranno almeno altri tre anni di lavoro per una stima di 80 milioni di costi per completare l’opera.

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