Si parla di disoccupati: Regione vuota

(...) il dossier di dati allarmanti raccolti dall'opposizione, la discussione è scivolata sul problema delle assenze illustri. «La disoccupazione giovanile in Liguria - ha detto Scajola - ha raggiunto il 38,7 per cento. Per quanto riguarda i dati delle singole Province, va rilevato che quella messa meglio è Imperia e quella che, invece, sta peggio, è la Spezia, dove il 52,3% dei giovani è senza lavoro. Per quanto riguardagli under 35 anni, in soli 4 anni, dal 2009 al 2012, gli occupati sono passati da 170 mila a 138 mila: sono stati persi 32mila posti di lavoro. Questa cifra equivale al numero di persone che vivono in una media cittadina ligure che, quindi, è come fosse stata cancellata».
Tra i dati presentati da Scajola, quelli di Confcommercio sono terribili: dal 2011 al 2012 hanno chiuso circa mille imprese guidate da under 40, Genova ne ha perduto 369, Savona 270, La Spezia 191 e Imperia 92. «Sappiamo - ha aggiunto Scajola - che la Regione ha investito 20 milioni e 400mila euro l'anno scorso a favore del sistema di imprese della Liguria. Dove sono finiti questi soldi? Che risultati hanno dato? Perché se non ci sono risultati la politica regionale in materia di lavoro va cambiata». «Mancano le nuove imprese di prima generazione - ha aggiunto Raffaella Della Bianca del Gruppo Misto - i giovani non sono aiutati in maniera seria dalle istituzioni. Noi come opposizione abbiamo depositato tir di ordini del giorno sul tema, ma sembra che alla giunta non interessi. Il presidente Burlando evidentemente ritiene sia più utile inviare tweet sull'inaugurazioni di ponti e strade, che non essere presente a dibattiti come questo, che riguardano il presente e il futuro della Regione».
Tanti dati, proposte serie, ma in aula il disinteresse è palpabile: a differenza del giorno, prima ci sono più assessori, compresi Enrico Vesco e Pippo Rossetti, responsabili rispettivamente del lavoro e della scuola, ma anche tra i consiglieri di maggioranza, troppi sono i banchi vuoti. Fotografa bene la situazione Lorenzo Pellerano, consigliere biasottiano: «Se un giovane disoccupato fosse presente a sentire le istituzioni parlare del suo futuro, sarebbe umiliato dal comportamento tenuto in aula». A fine mattinata, dopo gli interventi di Edoardo Rixi (Lega Nord) Aldo Siri (Lista Biasotti), Matteo Rosso (Pdl) Francesco Bruzzone (Lega Nord), che puntualizzano la gravità dell'assenza dei vertici di giunta, c'è una breve sospensione dei lavori proposta da Antonino Miceli (Pd) seguita dall'intervento di Giancarlo Manti (Pd) che ribadisce la gravità dei temi occupazionali. A seguire gli interventi di Luigi Morgillo (Pdl) che invita la Regione a controllare meglio come vengono spesi i soldi in questo delicato settore, mentre Massimo Donzella (Udc) tanta una timida difesa del presidente Burlando: «non c'è perché è a reperire risorse per il territorio colpito da alluvioni».
A margine della seduta l'assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco, conferma che l'analisi sui dati coincide «anche se non siamo tra le peggiori regioni del nord in tema di disoccupazione, ma in linea con altre regioni del Nord». «Stiamo cercando di mettere in campo piccole azioni regionali, - aggiunge Vesco - in attesa di un quadro complessivo nazionale che deve partire da una detassazione del costo del lavoro e altri incentivi.

Abbiamo investito molte risorse che si sono rese disponibili forse un po' tardi perché siamo stati costretti a investire 70 milioni di euro per il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga dei tre anni passati. Il piano giovani è partito alla fine del 2012 e si concluderà a settembre con i tirocini che sono un'opportunità per l'inserimento dei giovani».

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