Una visita di gruppo con circa la metà degli assessori regionali portati da Claudio Burlando a Villa Serra di Comago, parco alle spalle di Genova, in Valpolcevera, diventato negli anni un esempio di riconversione e gestione del verde. Ieri, l'occasione della visita è stata per fare il punto sulla situazione della struttura che sta ultimando diversi interventi finanziati negli ultimi anni con fondi della regionali ed europei. A fare gli onori di casa il presidente del consorzio Michele Casissa che ha mostrato i cantieri ancora in itinere per la costruzione del nuovo punto di accoglienza e della nuova biglietteria costato circa 83mila euro, la ricostruzione di un edificio rustico a servizio dell'area ludico-ricreativa per un ammontare di circa 200mila euro, il restauro dello scalone doppio e del ninfeo a grottesche risalente a villa Pinelli, il seicentesco palazzo padronale antecedente a villa Serra ed altri interventi minori di recupero di diversi manufatti nell'area del parco.
«Villa Serra è una bellissima realtà, al confine tra il comune di Genova e quello di Sant'Olcese - ricorda il presidente della Regione Claudio Burlando -. Una ventina di anni fa era invasa dai rovi adesso, dopo tanti anni, si è recuperato il parco, la villa e stiamo finanziando alcuni lavori di completamento. È veramente un punto di attrazione straordinaria per questa parte del territorio della nostra regione. Con oltre 100 mila presenze all'anno, tanti bambini, tante famiglie, tante persone anziane. Una zona recuperata con grande cura, con un parco veramente straordinario». Con Burlando c'erano il vicepresidente Nicolò Scialfa e gli assessori Renzo Guccinelli, Renata Briano, Pippo Rossetti.
La storia del Consorzio di Villa Serra nasce negli anni '80 quando i Comuni di Genova, Sant'Olcese e Serra Riccò hanno acquistato parco e strutture per riaprirlo al pubblico nel 1992 in occasione delle Colombiane. Ieri con la giunta regionale c'era il consiglio di amministrazione della villa che nell'occasione è riuscito a strappare la promessa anche per altri fondi per piccoli lavori futuri: «Contiamo ogni anno circa 130mila visitatori che per entrare pagano un ingresso da tre euro. Poi abbiamo le tessere annuali da 15 euro e quelle annuali over 65 che costano 10 euro - spiega Casissa -. A piccoli o grandi passi stiamo cercando di recuperare il tessuto di questa realtà e ad oggi abbiamo un budget gestionale che si aggira sulle 700mila euro.
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