Giallorossi-spettacolo, la stagione si riapre

La Roma è ritornata quella dell’anno scorso. Quella che tesseva calcio a ogni latitudine e in ogni stadio, con sicurezza e senso del gioco. La prepotente vittoria di Lecce, la seconda consecutiva in campionato (non era mai successo quest’anno) riconsegna alla squadra di Spalletti qualche certezza in più e la speranza di poter dire ancora qualcosa di significativo in questa serie A che, dietro le due milanesi, non corre di certo. La classifica dice meno 10 dal quarto posto, con la partita in casa contro la Sampdoria da recuperare e un calendario favorevole davanti: da qui alla pausa natalizia i giallorossi giocheranno all’Olimpico contro la Fiorentina, a Verona contro il Chievo, all’Olimpico contro il Cagliari e a Catania. Un filotto di vittorie, o almeno 10 punti in quattro partite riconsegnerebbero la Roma a una classifica certamente più ambiziosa e autorizzerebbero qualche programma per la primavera molto diverso dalla lotta per la retrocessione paventata solo qualche settimana fa.
Intanto la missione più immediata è quella di andarsi a conquistare la qualificazione agli ottavi di Champions League mercoledì sera a Cluj. Una vittoria renderebbe l’ultima partita con il Bordeaux quasi una formalità, ma anche un pareggio avvicinerebbe la promozione. Ieri Spalletti ha risparmiato Tonetto e Pizarro, e non spremuto al massimo Vucinic, e in Romania ritroverà anche Perrotta. Quale formazione mercoledì? «Bisogna vedere - dice un euforico Spalletti - perché le partite sono tutte difficili sotto l’aspetto della fatica espressa. Quelli che sono stati fuori oggi sono nelle condizioni di poter sostituire chiunque nella mia squadra». Poi due parole sul 3-0 al Lecce: «La squadra ha ritrovato la brillantezza e la qualità che le appartiene. È stata in campo in maniera corretta per 90 minuti». Che momento è questo? «Attualmente stiamo bene, abbiamo ritrovato molte delle nostre qualità. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra e continuare a lavorare in maniera seria».
Il «cucchiaio» di Totti per il terzo gol è forse il simbolo più evidente della ritrovata tranquillità della squadra giallorossa. Il capitano è soddidfatto del gol di aver giovato finalmente una partita intera e dell’intesa con i compagni di reparto: «Non parliamo la stessa lingua, ma con i piedi sì. Se hai giocatori di levatura internazionale diventa tutto più facile. Mi trovo bene con Baptista, poi avendo vicino lui e Vucinic è più facile sia per me sia per i compagni trovare gli spazi giusti». Insomma grande Roma? «Sì, abbiamo dimostrato di essere all’altezza di una grande squadra. Oggi con determinazione e umiltà abbiamo fatto una gran partita». E la forma fisica? «Spero sempre di giocare il più possibile, alcune gare mi dovrò gestire ma la condizione fisica me la può dare solo la partita». E mercoledì a Cluj? «È una tappa fondamentale per la qualificazione. Affronteremo il Cluj sapendo che è difficile anche perché dobbiamo ribaltare il risultato dell’andata.

Dovremo essere la grande squadra che siamo». Infine la gioia di Rodrigo Taddei: «Oggi oltre al risultato si è visto un calcio brillante, bello da vedere. Ora dobbiamo pensare a continuare passo per passo. Prima il Cluj e poi la Fiorentina».

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