Roma - Al secondo tentativo, ha compiuto l'impresa. La scalata alla rocca del Campidoglio è riuscita. Gianni Alemanno, il candidato del Popolo della libertà per la carica di sindaco di Roma che fra l’altro è stato, tra il 2001 ed il 2006, ministro delle Politiche Agricole e Forestali durante due governi Berlusconi. Alemanno dal marzo dell’anno scorso è presidente della Federazione di Roma di An ed ha già sfidato una coalizione di centrosinistra nel Comune di Roma: la prima fu nelle ultime elezioni comunali, nel maggio 2006, una tornata elettorale contro Walter Veltroni che lo sconfisse al primo turno. Al Consiglio comunale di Roma è stato di fatto il leader dell’opposizione per quasi due anni.
Nato a Bari, Alemanno vive a Roma fin dal 1970 e ha appena compiuto 50 anni. È sposato con Isabella, figlia del leader delle Fiamma Tricolore Pino Rauti, oggi leader del partito Movimento Idea Sociale. Da Isabella ha avuto un figlio, Manfredi, di 13 anni. La sua nota passione per l’alpinismo giustifica la metafora della "scalata" al Campidoglio. Per la sua candidatura a sindaco ha ricevuto l’appoggio, oltre che del Pdl, di altre cinque formazioni: il Popolo della vita, il Partito Repubblicano, La voce dei Consumatori, il Movimento per l’Autonomia, e una Lista Civica per Alemanno. Da giovane, tra il 1988 ed il 1991, è stato il successore di Gianfranco Fini alla carica di segretario nazionale dell’organizzazione giovanile dell’Msi, il Fronte della Gioventù.
Dalla fondazione di An è stato anche nella direzione e dell’esecutivo politico del partito. Nel 1990 è stato eletto nel Consiglio regionale del Lazio e, nel 1994, è entrato alla Camera come deputato di Roma, (poi riconfermato nel 1996, nel 2001 e nel 2006).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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