Giappone, senzatetto vive 2 mesi in un bagno turco cibandosi alle macchinette

L'uomo, 57 anni, è entrato in un «sento», tipico bagno pubblico giapponese, il 25 agosto, ed è stato scoperto il 17 ottobre quando la struttura è stata chiusa per lavori di manutenzione. Gli hanno presentato un conto di 1.400 euro, 25 per ogni giorno di permanenza, ma lui ne aveva solo 35 anni, ed è stato arrestato per truffa

Quasi due mesi passati in un «sento», tipico bagno pubblico giapponese, nutrendosi solo i cibi delle macchinette distributrici senza mai uscire. Ma anche senza pagare i circa 3mila yen di ingresso giornaliero. Quando è stato scoperto per prima cosa gli hanno chiesto gli arretrati, che lui non aveva, ed è stato subito arrestato per truffa.
Il «sento» è un bagno pubblico tipico della tradizione giapponese, caratterizzato da vasche in cui si immergono contemporaneamente più persone. Ovviamente rigidamente divisi tra maschi e femmine. Molto diffuse fino alla prima metà del Novecento, visto che molte abitazioni giapponesi erano rpive di bagni, sono andate via via sparendo, diventando ormai unsolo una sorta di terme dove andare a rilassari. Prima di accedere alle vasche infatti è necessario lavarsi accuratamente, con l'aiuto di un secchio, preferibilmente stando seduti su un piccolo sgabello. Una volta terminata la pulizia si può accedere alle vasche d'acqua calda, spesso termale, con temperatura di circa 40-42 gradi centigradi. Quando dopo un po' di tempo si inizia ad avvertire troppo caldo, si emerge dalla vasca per una doccia rinfrescante. È possibile poi tornare nella vasca.
Un benessere che deve avere evidentemente tentato un giapponese di 57 anni, fermato dalla polizia dopo aver trascorso 54 giorni di fila in un «sento» di Amagasaki, cittadina di quasi 500mila abitanti che si affaccia nella baia di Osaka, nel zona centro occidentale del Giappone. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, l'uomo, disoccupato e senza fissa dimora, lo scorso 25 agosto è entrato nei locali di un bagno pubblico a orario continuato, senza più uscire fino alla notte di domenica 17 ottobre, quando appunto è stato scoperto.
La prolungata permanenza è stata possibile grazie al particolare sistema utilizzato dal bagno pubblico, che è aperto ininterrottamente per 24 ore al giorno e prevede il pagamento dei servizi usufruiti solo all'uscita. L'uomo, tuttavia, è dovuto uscire allo scoperto alla mezzanotte di domenica, in seguito alla chiusura temporanea del locale per lavori di manutenzione programmata. A fronte di un conto di 158.460 yen (1.

400 euro), calcolato in base ai 54 giorni consecutivi trascorsi nel bagno pubblico, l'uomo aveva in tasca solo 4.051 yen, pari a 35 euro, vale a dire poco più del costo di una giornata di permanenza nel «sento». Ed è stato fermato dalla polizia con l'accusa di truffa.

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