Un gioco a premi e l'attualità nella nuova "Domenica In"

Mara Venier dedica il programma a Luca Giurato: "Se sono ancora qui è grazie a lui, gli devo tutto"

Un gioco a premi e l'attualità nella nuova "Domenica In"
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Lascia, non lascia, smette, non smette. Il bello del tormentone con cui da anni Mara Venier fa su e giù circa le sorti di Domenica In (al via domani la sua diciassettesima edizione) è che ti ci fa credere ogni volta. Così, anche ieri: «Questa sarà l'ultima - è stato l'annuncio fotocopia- Sì, l'avevo detto anche l'anno scorso e quello prima: lo dico sempre. Ma quando lo dico lo penso davvero». Stavolta, a spingere verso l'ennesimo addio (rinviabile?), potrebbe essere il richiamo degli affetti («Questo programma mi ha dato tantissimo, ma mi ha anche tolto la possibilità di stare di più con le persone che amo»), nonché quello del cinema: «Dopo trentuno anni mi è piaciuto tanto tornare sul set di un film, Diamanti di Ferzan Ozpetek. E lui mi ha già chiesto di girarne un altro». Così per ora, in attesa della fatale decisione, si concentra sulla nuova fatica. Innanzitutto dedicandola a Luca Giurato , al cui ricordo si commuove: «Se sono ancora qui è grazie a lui. Fu Luca a volermi vicina: gli devo tutto». Poi illustrando le novità: «Volevo sperimentare qualcosa di diverso. Così lo studio sarà completamente nuovo. Ci sarà il ritorno di un gioco per coinvolgere il pubblico, perché avevo voglia di avere un contatto diretto con le persone, e sentivo l'esigenza di un po' di leggerezza. Si chiamerà 500+ e sarà incentrato sulla storia della televisione e delle 500 puntate delle mie Domenica In». In apertura un talk dedicato ai temi di attualità: «Così alla prima puntata avremo Valeria Bartolucci, la moglie di Louis, l'uomo in carcere per l'omicidio di Pierina Paganelli. Più che una conduttrice sarò la narratrice delle storie dei miei ospiti». Che nel primo appuntamento saranno Renzo Arbore, Riccardo Cocciante, Teo Mammucari, Sal Da Vinci. «La nostra volontà - riassume Angelo Mellone, direttore del pomeriggio di Raiuno - è rendere ancora più contemporaneo il programma.

E trattare anche la cronaca, oltre a informazione, spettacolo, riflessione». Ma niente politica, per carità: «Non me ne occuperò mai. Il mio mestiere è fare intrattenimento. Per questo non tratterò nemmeno il caso Boccia».

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