Un giorno da «casaro» in cascina

Dei tanti volti che caratterizzano Milano, quello delle sue antiche cascine, con il loro patrimonio di fabbricati rurali, fienili, corti e vecchi mulini, è sicuramente il meno noto. Ma anche molto affascinante. Lontani dalle nostre abitudini del vivere quotidiano, questi luoghi testimoniano, infatti, una profonda e ricca cultura contadina, fatta di riti, musiche, danze, antiche credenze, festività pagane e religiose. Ma soprattutto danno prova, ancora una volta, della tenacia e della laboriosità del mondo agricolo milanese, spesso trascurato, sebbene estremamente attivo, produttivo, parte fondante della nostra economia.
È questo lo spirito della Milano delle Cascine, un percorso turistico sospeso tra i ricordi del passato e un presente sempre più raro da ritrovare e conoscere.
«Vogliamo offrire una visione diversa della città - commenta l’assessore comunale al Turismo Massimiliano Orsatti, promotore dell’iniziativa -, un modo per confrontarsi in maniera nuova e curiosa con le nostre origini, per capire chi siamo e da dove veniamo».
In programma ancora cinque appuntamenti, che da stasera fino alla prossima domenica, ci condurranno a riscoprire la suggestione della tradizione agricola milanese.
«Luoghi come Cascina Campazzo, Cascina San Romano, Cascina Linterno, Cascina Anna, che, per l’occasione, ospiteranno gli spettacolari "falò di Sant’Antonio", anticamente preparati per salutare la fine dell'inverno e il ritorno imminente della bella stagione, e le tradizionali cerimonie di benedizione degli animali».
Ci saranno anche laboratori didattici per grandi e piccini: dalla lavorazione della lana, a un «casaro» in carne e ossa, con cui sarà possibile apprendere e cimentarsi nell’antica arte casearia.

E poi tanta musica, balli, canzoni, con il gruppo dei Jentu, che domenica alle 16 proporrà un trascinante viaggio musicale al confine tra il pop e i brani d’autore.
Per partecipare, rivolgersi al numero: 02-48203061.

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