Sono 99.067 nel civile e 41.372 nel penale i processi pendenti del distretto della Corte dAppello di Genova: nonostante i giudici siano riusciti ad erodere in parte larretrato i nuovi processi continuano ad aumentare. Si è aperto ieri anche nel capoluogo ligure lanno giudiziario. Il presidente della Corte di Appello Ettore Criscuoli ha sottolineato che, secondo i dati statistici, lattività giudiziaria è stata analoga per risultati di quella dellanno precedente. Nel settore civile sono sopravvenuti 103.257 procedimenti. Si è riusciti ad eliminarne 107.497, con una pendenza che si attesta a ben 99.067 procedimenti ancora non definiti. «Anche nel penale la produzione - ha sottolineato Criscuoli - è stata altrettanto notevole». Solo per quanto riguarda gli organi giudicanti (Corte, Tribunali e Giudici di Pace del distretto) i procedimenti sopravvenuti sono stati 62.092, quelli esauriti 58.389, con una diminuzione della pendenza da 42.228 a 41.372 procedimenti. «Ciò nonostante, laumento dei nuovo processi è continuo e progressivo: fenomeno - ha osservato il presidente della Corte dAppello - che riguarda non soltanto il nostro distretto ma quasi tutti i distretti italiani».
E il fatto che i processi siano eccessivamente lenti porta non poche conseguenze per lo Stato, non ultima quella delle richieste di risarcimento. La Corte dAppello di Genova ha liquidato 1.341.898 euro, con 203 decreti ai sensi della legge Pinto, a persone danneggiate dalleccessiva durata dei processi. I nuovi ricorsi giunti nel 2007 sono stati 395 per violazione del termine ragionevole del processo. Nel riferirlo il presidente Ettore Criscuoli ha commentato che sarebbe stato meglio spendere la somma per migliorare le strutture della Giustizia.
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