Il 25 giugno, a Leeds, il professor Doug Campbell lo opererà ad un polso, per cui Edoardo Molinari non potrà partecipare all'Us Open di golf che comincia domani (diretta SkySport2 dalle 22). Farà il tifo davanti alla tv per il fratello Francesco e per Matteo Manassero, il che non gli dispiace più di tanto: «Adoro guardare il golf in televisione, si vede meglio che dal vivo: sarà una vera goduria». Pronostico? «Vince Chicco».
Francesco può davvero farcela?
«È un campo che premia i giocatori precisi come lui, che tirano bene dal tee al green. Per vincere non devi essere uno che tira lungo, ci vuole la precisione. Chicco ha delle grosse chances, è in un ottimo momento di forma, anche se per me i grandi favoriti sono Lee Westwood e Tiger. Lee gioca benissimo, l'Olympic Club di San Francisco è il suo campo ideale, mentre Tiger ha già vinto due volte quest'anno.Se torna a conquistare anche un major sarà ancora quello di prima».
Inutile negarlo, tutto il mondo del golf gira attorno a lui.
«Con Tiger in vetta cambia tutto. Se la domenica è nelle prime posizioni allora il major diventa un evento pazzesco, c'è più pressione, più adrenalina, più gente, più coinvolgimento».
Invece Matteo Manassero dove può arrivare?
«Il campo è molto punitivo, ma d'altronde all'Us Open scelgono sempre dei campi difficili al massimo. Però The Olympic Club premia i giocatori come Matteo, non potenti ma precisi. E duqnue può fare bene».
La sensazione è che gli americani siano sempre favoriti, a casa loro.
«È un discorso prettamente tecnico: i green dei campi statunitensi sono molto più veloci, siccome loro si allenano sempre in condizioni del genere è ovvio che partono favoriti. Noi in Europa abbiamo dei green diversi, più lenti: in una competizione come il major la differenza la fanno i dettagli. Sento spesso che hanno una voglia di vincere superiore alla nostra, che sono più feroci e determinati. Invece spesso vincono perché conoscono meglio i percorsi, tutto qui».
Oggi quali sono i migliori da seguire?
«Ai primi posti ci sono tre europei, Lee Westwood, Luke Donald e Rory Mc Ilroy ed è giusto così, da due anni giocano con grande continuità, sono loro i migliori».
Per te stagione finita?
«Presto per dirlo. Volevo operarmi dopo l'Open d'Italia, però il polso mi faceva male, si infiammava, non potevo praticare, così che ho deciso di anticipare i tempi.
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