Il governatore Enrico Rossi vuole abolire le Province sotto i 500mila abitanti, e i Comuni sotto i 5mila, nella patria dei municipi, la Toscana. Il tema è quello del contenimento dei costi della politica. La sferzata del democratico Rossi ovviamente parte dal governo, ma non risparmia il Pd: «Sui costi della politica - dice - bisogna fare sul serio. È stato un errore enorme aver prima detto di voler contenere i costi della politica all'interno della manovra finanziaria, e, dopo, averli silenziati, cancellati e poi rinviato il tutto».
Ma le critiche di Rossi, come detto, sono rivolte anche all'interno del suo partito: «Il Pd - dice il governatore - ha presentato delle proposte. Chiedo al Pd di essere più fermo e deciso. Faccio appello a Bersani - aggiunge - che per primo ha posto il problema di direzione nazionale, perché insista su questo, perché lo faccia sapere e impegni tutto il partito a comportarsi di conseguenza e ad essere coerente».
Rossi sottolinea di condividere le proposte, e ne ricorda cinque: almeno due di questi sono contenuti anche nella proposta di legge costituzionale a firma del ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli - una bozza che sarà discussa nel prossimo Consiglio dei ministri: dimezzare il numero dei parlamentari e costituire, a costo zero, come seconda camera, il Senato federale. Rossi riprende poi il progetto di Tremonti, che vuole equiparare le indennità dei parlamentari e delle altre istituzioni alla media dei Paesi dell'Unione europea; e infine aggiunge un passaggio sui privilegi. «Ho letto della sanità gratuita per parlamentari e loro familiari - osserva - C'è il servizio pubblico che funziona a cui possono rivolgersi come tutti i cittadini. Io quando sto male vado dal medico, al pronto soccorso o in ospedale e pago il ticket». Ultimo punto è la cancellazione dei vitalizi. «Tutti - dice Rossi - dobbiamo avere diritto alla pensione.
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