Marcello Chirico
da Milano
Dalle parole allasfalto. Adesso, nonostante ancora i tanti dubbi sollevati dal centrosinistra, si può ottimisticamente affermare che - entro il prossimo triennio - al Nord, e in particolare nella fin troppo trafficata Lombardia, si viaggerà meglio. E questo perché, dopo tante promesse, tavoli e accordi firmati, stracciati, riscritti e rifirmati, saranno realizzati ex-novo dei fondamentali tratti autostradali. A dare questa speranza è stata ieri la tanto attesa riunione, lultima prima di chiudere anchesso per ferie, del Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica), che ha approvato progetti infrastrutturali pari a 11 miliardi di euro. Un pacchetto di grandi opere che conteneva appunto tre fondamentali progetti lombardi, insieme ad uno ligure, uno felsineo e uno partenopeo. Nellordine: la realizzazione della nuova direttissima Milano-Bergamo-Brescia (o Brebemi) che decongestionerà di molto il traffico sullattuale autostrada A4, la Pedemontana (lautostrada che collegherà Bergamo con Malpensa, riorganizzando tutta la viabilità dellarea prealpina) e la Tem (ovvero: tangenziale est-esterna di Milano (che metterà in collegamento lautostrada del Sole con la Milano-Venezia). Nella medesima riunione sono stati dati gli ok ai progetti riguardanti la costruzione del primo lotto del nuovo metrò di Bologna (costo, 90 milioni di euro), quello per un altro tratto di metropolitana a Napoli e il progetto di raddoppio della linea Finale Ligure-Andora. Oltre a 4 contratti di programma targati Fiat (Termoli, Sevel Val di Sangro, Termini Imerese).
Il sì più atteso - e comunque già nellaria, dopo il passaggio indenne dei medesimi progetti nella riunione del pre-Cipe di martedì scorso - era appunto quello che riguardava le nuove autostrade della Lombardia, uno dei cavalli di battaglia dellamministrazione formigoniana. Con lok di ieri si è giunti, come ha ben sintetizzato il sottosegretario regionale Raffaele Cattaneo, «a un punto di non ritorno, uno spartiacque». Quello che appunto divide il lavoro fatto finora dallentrata in scena di ruspe e betoniere. Il nodo principale riguardava soprattutto i 50 chilometri della nuova Brebemi, pensata sei anni fa e che in tutto questo periodo ha visto lievitare i propri costi da 80 a 1.580 milioni. Una differenza di 714 milioni di euro che ha rischiato fino allultimo di mandare a monte loperazione, se alla fine non si fosse capito chi avrebbe dovuto pagare il surplus. «Adesso posso finalmente annunciare che lintera opera verrà completata esclusivamente con fondi privati e nemmeno un solo euro statale» ha tenuto a sottolineare proprio il presidente di Brebemi, Franco Bettoni. Questo grazie ad un prolungamento della concessione (da 19 a 35 anni) e la ripartizione delle spese tra Tav, Anas e ministeri vari.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.