Il governo cileno: «Salveremo i minatori intrappolati in due mesi»

Le autorità sperano di salvare i 33 uomini alla metà di ottobre, due mesi prima della data ufficiale prevista per il recupero

Il governo cileno spera di salvare i 33 minatori intrappolati nelle gallerie della miniera di San Josè alla metà di ottobre, due mesi prima della data ufficiale prevista per il recupero degli uomini.
Secondo il quotidiano messicano la Tercera, che cita fonti del comitato tecnico che sovrintende ai lavori, gli ingegneri hanno però sottolineato che occorrono almeno sessanta giorni per arrivare ai minatori a partire dall'inizio della perforazione del tunnel verticale che inizierà domenica.
Gli esperti hanno dichiarato che il tunnel sarà scavato in linea retta fino al rifugio dove si trovano gli operai (a una profondità di 700 metri), ma hanno anche preso in considerazione la possibilità di chiedere ai minatori di salire fino al livello di 300 metri dove l'uscita è bloccata da un masso che si calcola pesi intorno alle 700 tonnellate. Gli ultimi rilevamenti indicano che il blocco di pietra non si sta muovendo e che quindi gli uomini non correrebbero rischi a salire. In questo modo si ridurrebbero di circa due mesi i tempi di perforazione del terreno.
Intanto la Nasa ha confermato l'invio di una équipe composta da due medici, uno psicologo e un ingegnere, che avranno il compito di mantenere in buone condizioni di salute e psicologiche i 33 minatori intrappolati.


Il governo cileno ha annunciato una radicale trasformazione del servizio statale che autorizzò il funzionamento della miniera di San Josè «affinché mai più» si ripeta una simile tragedia: saranno rafforzati i controlli sui permessi e sarà aumentato il numero degli ispettori.
Inoltre è allo studio un progetto per aumentare le trattenute fiscali alle grandi miniere.

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