"Un G7 di concretezza". Valditara delinea gli obiettivi del summit allargato sull'istruzione

Quasi 100 partecipanti presenziano al G7 dell'istruzione di Trieste: un'occasione per fare il punto a livello mondiale sulle condizioni dell'istruzione e sulle possibilità per migliorarla

"Un G7 di concretezza". Valditara delinea gli obiettivi del summit allargato sull'istruzione
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Il G7 istruzione attualmente in corso al Castello di Miramare, a Trieste, è stata l'occasione per il ministro Giuseppe Valditara di discutere con i colleghi sulle prospettive future dell'istruzione, istituzione fondamentale per garantire sviluppo e prosperità ai Paesi. In programma fino a sabato, il summit vede la partecipazione, dei Ministri dell'Istruzione dei Paesi G7 e di 17 delegazioni, per un totale di oltre 100 partecipanti, tra cui la Commissaria europea all'Istruzione Iliana Ivanova, i vertici dell'Unione Africana, i rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali competenti in materia (Ocse, Unesco, Unicef) e la Global Partnership for Education.

"Riaffermare il valore universale e il ruolo centrale dell'istruzione in merito a molte sfide globali", è l'obiettivo di questo incontro, come sottolineato dal ministro Valditara. "L'istruzione può davvero creare le condizioni per la vera indipendenza della persona, facilitando il suo sviluppo e la sua piena realizzazione, quando promuove l'acquisizione di competenze ma anche dei valori fondamentali, che sono essenziali per diventare cittadini attivi e responsabili", ha proseguito il ministro. Questa è anche la ragione per la quale è stato un G7 esteso e molto ampio, che ha coinvolto anche istituzioni africane e asiatiche: "Lavoriamo insieme, verso una scuola democratica aperta a tutti, in grado di rimuovere gli ostacoli al raggiungimento dei migliori risultati che ogni studente, con impegno e responsabilità, può raggiungere".

Così ha detto il ministro dell'Istruzione italiano alle delegazioni durante il primo incontro di Trieste, sottolineando "'idea di dare forza al concetto di personalizzazione dell'istruzione". A tal proposito, ha ricordato in un'intervista rilasciata a Il Piccolo e al Messaggero Veneto, che "oltre il 30% di ragazzi stranieri abbandona la scuola e non posso accettarlo. Vuol dire che il modello ha fallito. Non possiamo stupirci della criminalità minorile se non saniamo il fenomeno". I temi affrontati, come spiegato dallo stesso ministro prima dell'avvio dei lavori, sono stati quelli che saranno centrali per il futuro dell'istruzione, a partire dall'intelligenza artificiale e fino ad arrivare al miglioramento dell'istruzione nei Paesi Africani.

"Questo G7 deve concludersi con una forte sottolineatura della concretezza", ha detto il ministro accogliendo le delegazioni. "Un altro tema forte del G7 è la forte centralità della scuola, del mondo del lavoro e del mondo dell'impresa. E poi l'intelligenza artificiale sempre più diffusa", ha aggiunto.

L'importanza della presenza della delegazione africana è stata sottolineata da Valditara, affinché l'istruzione sia "un ponte significativo che lanciamo anche nell'ambito del Piano Mattei per un dialogo sempre più forte ,sempre più intenso con quei Paesi".

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