Il governo accelera sulla giustizia. Nordio sale al Colle, riforma in Cdm

Questo pomeriggio il ministro Nordio e il sottosegretario Mantovano hanno incontrato il presidente Mattarella e domani la riforma della giustizia arriverà in Consiglio dei ministri

Il governo accelera sulla giustizia. Nordio sale al Colle, riforma in Cdm
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Domani la riforma della giustizia arriva in Consiglio dei ministri. L'accelerata è stata voluta dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in persona. Il ministro Carlo Nordio, infatti, ieri, aveva ipotizzato il 3 giugno come data possibile per l'approvazione da parte del governo, ma già questo pomeriggio il Guardasigilli si è presentato al Colle insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, per illustrare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la riforma che segnerà la separazione delle carriere dei magistrati.

Dal Quirinale non trapela alcuna indiscrezione sui temi trattati durante il colloquio, che è considerato una prassi consolidata prima di una riforma costituzionale, soprattutto questa che riguarderà anche il Csm, il cui presidente è il Capo dello Stato. In passato, Mattarella ha evidenziato ome la Costituzione preveda e imponga l'autonomia e l'indipendenza della magistratura, ma difficilmente stavolta esprimerà pubblicamente un giudizio su una riforma che prima deve essere vagliata dal Consiglio dei ministri e poi dovrà affrontare il doppio passaggio parlamentare previsto dall'articolo 138 della Costituzione. L'obiettivo della maggioranza e del governo è quello di chiudere la partita della separazione delle carriere dei magistrati prima delle Europee. Il vero nodo della riforma, soprattutto per Forza Italia, sono le tempistiche. Il premier ci aveva messo la faccia e ha mantenuto la promessa di far arrivare il provvedimento prima del voto dell'8 e 9 giugno. In questo modo, tutti e tre i partiti principali della maggioranza potranno presentarsi alle urne portando in dote i propri cavalli di battaglia: Forza Italia la giustizia, Fratelli d'Italia il premierato e la Lega l'autonomia differenziata.

Il disegno di legge 'Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinarè, che sarà esaminato domani nel corso del Consiglio dei ministri delle 13, separa in modo netto le carriere tra magistratura giudicante e requirente. Il Consiglio superiore della magistratura, secondo quanto previsto dal governo, verrebbe diviso in due diverse sezioni e i suoi membri sarebbero scelti tramite sorteggio. Nelle scorse settimane era trapelata l'idea di avere due Csm diversi, ma è stata scartata perché, in questo modo, il ruolo di presidente al capo dello Stato verrebbe confermato senza dover apportare ulteriori cambiamenti.

Il governo punta anche a eliminare la sezione disciplinare del Csm per individuare un'Alta corte cui spetterà il giudizio sugli illeciti disciplinari di tutti i magistrati, anche quelli amministrativi, contabili e tributari. Non è escluso, infine, che nel provvedimento entri anche l'inserimento in Costituzione del ruolo dell'avvocatura.

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