In queste ore Sergio Mattarella ha autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all'ordinamento giudiziario e al codice dell'ordinamento militare, il cosiddetto ddl Nordio. Nessun messaggio è stato consegnato insieme alla comunicazione della firma, quindi non sono state aggiunte dal presidente del Consiglio raccomandazioni in merito per il governo. Il decreto è stato redatto dal governo nel solco dell'eredità di Silvio Berlusconi.
Tra le modifiche più significative introdotte dal ddl c'è anche l'eliminazione dell'abuso di ufficio, oltre al "abrogazione dell’abuso d’ufficio, modifiche al reato di traffico di influenze illecite, la stretta sulla pubblicazione del contenuto delle intercettazioni, e la nuova disciplina dei casi di appello del pubblico ministero". Proprio nel pomeriggio di oggi, il ministro della Giustizia è stato protagonista del Question time alla Camera, rispondendo a chi l'ha accusato di essere "favoreggiatore della delinquenza mafiosa". Nordio si è detto sconcertato in tal senso, sottolineando che "nel programma di riforme annunciato da questo governo non vi è traccia, ne avrebbe potuto esserci, di modifiche della disciplina del concorso esterno in associazione mafiosa".
Tra le prime reazioni dopo la firma di Sergio Mattarella c'è quella di Enrico Costa, deputato di Azione, che ha dichiarato attraverso i social: "Mattarella ha firmato il ddl su abrogazione abuso d'ufficio. Ora si parte dal Senato. Noi saremo a fianco di Nordio, un galantuomo garantista". Il resto delle opposizioni tace, continua a parlare del concorso esterno in associazione mafiosa nonostante le parole chiare e cristalline pronunciate sia dal ministro che dal presidente del Consiglio.
Questo blocco di opposizione, da cui Azione con sempre maggiore frequenza si smarca, sembra avere come obiettivo quello di intralciare il lavoro della maggioranza con proposte inammissibili, avanzate con l'unico scopo di causare polemiche.
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