Potenziare la formazione e la sanità in Africa grazie al progetto "Iteshs"

Si è svolto oggi il convegno “Salute e innovazione nel Piano Mattei: nuove prospettive educative e transculturali per la cooperazione sanitaria internazionale” dove è stato presentato il progetto ITESHS per potenziare la formazione e la sanità in Africa

A sinistra il Rettore di UniCamillus, Gianni Profita. A destra il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani
A sinistra il Rettore di UniCamillus, Gianni Profita. A destra il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani

Il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani e il Ministro della Salute, Orazio Schillaci sono intervenuti alla UniCamillus di Roma al convegno “Salute e innovazione nel Piano Mattei: nuove prospettive educative e transculturali per la cooperazione sanitaria internazionale”.

L'incontro

Durante l’incontro è stato presentato il progetto “Integrated Transcultural Educational Synergy in Health Sciences” (ITESHS), finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del PNRR, attraverso il quale la UniCamillus di Roma e le Università di Chieti-Pescara e di Foggia sostengono il potenziamento della formazione universitaria e lo sviluppo di nuove competenze sanitarie in Africa, rafforzando in tal modo la cooperazione internazionale e il dialogo con i Paesi in via di sviluppo.

Come funziona il progetto

Con Iteshs, sarà trasferita la qualità della formazione medica italiana in Somalia, Camerun ed Etiopia, dove saranno create le basi per un sistema sanitario più forte e indipendente. Grazie a UniCamillus e Università di Mogadiscio verrà avviato un corso di laurea magistrale in fisioterapia con un periodo di mobilità internazionale di studenti e docenti somali che a Roma svolgeranno attività laboratoriali e seminariali.

Il programma prevede anche un corso post lauream in ortopedia e traumatologia, rivolto a medici somali già impiegati nei tre principali ospedali di Mogadiscio, così da fornire loro una formazione personalizzata in base alle esigenze di cura locali.

La piattaforma digitale

Altre attività di potenziamento per la ricerca e la didattica ono state pianificate dall’Università degli Studi di Chieti-Pescara e da quella di Addis Abeba, con la condivisione di una piattaforma digitale online per il potenziamento cognitivo e i serious games, con studenti italiani ed etiopi che lavoreranno insieme. Sarà organizzata anche la formazione rivolta a studenti e docenti sulla ricerca in psicologia. L’Università degli Studi di Foggia e l’Hanseatic Institute of Technology and Applied Sciences (HITAS) in Camerun promuoveranno l'integrazione e l'inclusione degli studenti africani in un percorso accademico internazionale, che consentirà loro di acquisire competenze infermieristiche grazie a metodologie e tecnologie innovative.

Gli obiettivi

Tre gli obiettivi principali del progetto: rafforzare le competenze sanitarie, attraverso la creazione di corsi di laurea; promuovere programmi di mobilità internazionale, incentivando lo scambio di esperienze e conoscenze tra studenti e corpo docente; sviluppare infrastrutture e tecnologie locali, quali laboratori ortopedici e aule informatiche, per supportare la formazione sul territorio.

Le parole di Antonio Tajani

A margine del convegno l'intervento del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani: "I progetti legati alla salute e alla ricerca nell'ambito del Piano Mattei sono fondamentali per favorire la crescita del continente africano e ottenere risultati concreti. Se consideriamo anche la questione migratoria, è essenziale migliorare le condizioni di vita degli africani, in particolare dei bambini, molti dei quali hanno un'aspettativa di vita di appena uno o tre anni. Per questo motivo, investire nella ricerca e nella sanità è una priorità".

Il Vicepresidente ha poi aggiunto: "Ogni iniziativa che si muove in questa direzione contribuisce allo sviluppo dell’Africa, e abbiamo il dovere di svolgere un ruolo da protagonisti per sostenerne la crescita. Credo fermamente nel progetto presentato oggi presso l'UniCamillus, perché ritengo indispensabile rispondere all'appello del continente africano per garantire condizioni di vita migliori, mettendo al centro le persone e rafforzando i legami umani. Le università, in questo contesto, rappresentano lo strumento più efficace per costruire ponti e stringere rapporti solidi con le nuove generazioni, promuovendo un futuro basato sulla collaborazione e sulla crescita reciproca".

L'intervento del rettore

Alle parole di Tajani si sono poi unite quelle del Rettore di UniCamillus, Gianni Profita. “Grazie all’attività di Università italiane: "sarà potenziata la formazione sanitaria in Somalia, Camerun ed Etiopia, gettando le basi per favorire un sistema più autonomo e resiliente, meno dipendente da episodiche attività umanitarie. Attraverso il lavoro congiunto delle Università partner italiane e africane, l’obiettivo è formare in loco professionisti sanitari altamente qualificati, in grado di rispondere alle esigenze delle rispettive comunità con competenza e dedizione".

Il Rettore ha poi concluso: "Sostenuta dai Fondi europei nell’ambito del PNRR, questa iniziativa non solo rafforza la sanità locale in Africa, ma ribadisce anche l’importanza della formazione di qualità e della partnership internazionale, andando pienamente a sposare gli obiettivi di sviluppo sostenibile e creando, così, importanti opportunità di crescita reciproca. L'adesione di importanti ministri conferma il carattere strategico del progetto, che vede in prima fila l’eccellenza accademica italiana, la qualità dell’assistenza sanitaria e la prospettiva di interazione positiva tra l’Italia e i tre Paesi africani con la partecipazione attiva del Ministro Tajani”.

Le parole del ministro della salute

Nel suo intervento, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha affermato: "Cooperazione internazionale, formazione e ricerca sono fondamentali per migliorare la salute globale e rafforzare i sistemi sanitari. Il progetto ITESHS rappresenta un’iniziativa di grande valore che si inserisce in questa prospettiva, promuovendo una costruttiva collaborazione tra Istituzioni. La condivisione di conoscenza e competenze è ormai imprescindibile per superare barriere geografiche e culturali e per generare un impatto concreto sulle comunità, soprattutto in un’epoca in cui innovazioni tecnologiche e digitali sono sempre più centrali nelle politiche sanitarie".

Il ministro ha poi concluso: "Il Piano Mattei per l’Africa, che vede impegnato il Governo nella sua interezza, rappresenta una strategia chiave per accompagnare e sostenere i Paesi africani nella costruzione di

sistemi sanitari più solidi e autonomi, investendo nella formazione di nuovi professionisti e nel potenziamento delle strutture. Ringrazio UniCamillus e le altre Università coinvolte per il prezioso e costante impegno”.

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