Roma - Le dichiarazioni di Berlusconi dalla Russia scaldano il mondo politico. I primi a farsi sentire sono i finiani di Fli, a seguire una pesante dichiarazione di Massimo D'Alema. Insomma: Fli e Pd in abbinata contro il premier...
"Fini fa politica ed è un leader politico...Quindi non si
occupa di aziende, né di affari, a differenza di molti nel Pdl. Per quanto riguarda la magistratura, va difesa e
sostenuta. Ma soprattutto va rispettata, perché rappresenta un baluardo contro le mafie, le cricche e i sistemi
criminali. Per questo le parole di Berlusconi sono inaccettabili". Così il deputato di Fli e vicepresidente
dell’Antimafia Fabio Granata commenta il nuovo affondo di Silvio Berlusconi.
Briguglio: "Parole inverosimili" "Dalla Russia con amore ci provengono dichiarazioni che, stento a credere, sono attribuite al presidente del Consiglio, a riprova che Mosca segue con interesse le vicende politiche interne del nostro Paese, suscitando ovviamente entusiasmi paralleli alla Casa Bianca...", sottolinea il finiano Carmelo Briguglio. "Ancorché inverosimili - prosegue - non vanno drammatizzate. Una o più battute ci possono stare, servono a rendere più disteso il clima in attesa dell’appuntamento parlamentare di fine mese.... ma per carità non drammatizziamo...".
D'Alema: "Il premier ha abusato di una sede internazionale" L’ex ministro degli eEsteri Massimo D’Alema ha attaccato il premier per il suo intervento al Forum politico internazionale sulla democrazia, a Yaroslavl, che ha ascoltato dalle prime file scuotendo più volte la testa. D’Alema ha definito "grave" e "inusuale" usare "una sede internazionale per lanciarsi in polemiche politiche interne", "lanciare frecciate ai suoi alleati", "criticare la magistratura" ed "esprimersi sulla natura democratica dei partiti del suo Paese". E si è augurato che "un capo del governo di questo genere se ne vada al più presto per il prestigio del Paese".
Il Pdl duro: "Fiera dell'ipocrisia" "Contro Silvio Berlusconi e le sue dichiarazioni relative a certa magistratura si è scatenata la solita fiera dell’ipocrisia. Tutti gli italiani sanno che una parte della magistratura è politicizzata; tutti gli italiani sanno che contro Berlusconi è in atto l’uso politico dell’arma giudiziaria. Se qualcuno lo nega, o è un marziano o è a corto di onestà intellettuale. E infatti per il nostro Governo la riforma della giustizia è una priorità: è già stata realizzata la riforma della giustizia civile, e ora tocca a quella penale, con benefici sia per i cittadini sia per i magistrati onesti e capaci". Lo dichiara Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.
Alfano: "Sulle toghe nessuno scandalo" "Non occorre scandalizzarsi" per le dichiarazioni del presidente del Consiglio sulla magistratura. Il guardasigilli, Angelino Alfano, risponde a chi gli chiede un commento sulle parole del premier: "Abbiamo una magistratura che ha delle norme costituzionali che a nostro avviso vanno cambiate ciò è scritto nel programma e fa parte del dibattito pubblico da decenni".
Dunque, nessuno scandalo, aggiunge il ministro della giustizia, "per quello che dice Berlusconi, perché ciò è in radice condiviso da circa dieci anni: le norme costituzionali in materia di magistratura vanno modificate. D’Alema - ricorda Alfano - ci aveva già provato dodici anni fa con la Bicamerale, il malato giustizia fino ad oggi non è guarito".
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