Grande e più grande: lo smarphone business ha un display infinito

Il Samsung col pennino è da 6.3 e 6.8 pollici E alla solita affidabilità ha aggiunto design

Marco Lombardo

Prendete un Samsung Galaxy Note e fatelo diventare due. anzi, tre. Visto che c'è pure la versione 5G, che in futuro sarà la norma. Insomma: lo smartphone più atteso dai businessmen di tutto il mondo ha fatto la sorpresa nella sua versione numero 10. E, a prima vista, sarà probabilmente un successo.

Insomma la rivoluzione coreana ha colpito anche il modello che ha fatto tendenza. Già l'uscita dell'S10 aveva cambiato le forme dei dispositivi di punta di Samsung, in questo caso il design è stato portato anche sul telefono «fratello». Che è diventato quasi gemello. D'altronde form factor che vince con si cambia, perché l'Infinity display - lo schermo ininterrotto da parte a parte se non dal buchino della fotocamera anteriore - è stata una delle pensate vincenti del 2019. E allora ecco perché il Note, anzi i Note, hanno sposato il design mantenendo l'unicità del pennino. Ancora più smart, però.

Intanto: i due note si differenziano per la dimensione, anche se qui di piccolo non c'è nulla. Il Note 10 ha un display da 6.3 pollici, mentre il Note 10+ si allarga fino a 6.8 pollici. Ma con la stessa dimensione e con un peso minore rispetto al corrispettivo Note 9+, che di pollici ne aveva qualche frazione meno. Per il resto si passa da 3 fotocamere posteriori (16 megapixel la principale, con le altre da 12 per grandangolo e zoom) a 4, perché nel «plus» c'è pure il sensore 3D per la realtà aumentata. Differenti anche gli schermi (dal Full Hd+ si sale al Quad Hd+) e le batterie, che sono rispettivamente di 3500 e 4300 mAh. Essendo entrambe intelligenti, la durata giornaliera è garantita. Eppoi c'è il software caratteristico dei modelli di punta firmati Samsung, che permette di fare di tutto e di più. Per esempio prendere appunti a mano sullo schermo e vederli salvati con un tocco in word e pdf. Oppure disegnare con matite, penne e pennarelli virtuali, che questa volta si differenziano l'un l'altro anche dal suono che emettono. Che sembra appunto quello vero. Finezze, magari, ma comunque divertenti. I due Note 10 in pratica si rivolgono alla fine un po' a tutti, perché va bene gli uomini d'affari, ma viste le prestazioni per il gaming si può parlare di una piccola console. E le funzioni di editing permettono di utilizzarlo per confezionare veri e propri film professionali.

E dunque: cosa convince di più? Al di là dello splendido design, la praticità d'uso e il fatto che per attivare la funzione DeX, grazie alla quale si replica lo schermo su un computer (anche Mac), basta un cavetto. E non è male l'audio zoom, la funzione che amplifica il sonoro del soggetto che si inquadra più da vicino. C'è, però, anche un meno, almeno a prima vista: le gesture col pennino in mano per far scorrere le foto o avvicinare e allontanare il soggetto. Divertenti da fare una volta con la quasi sicurezza di non utilizzarle più. Però siamo nella norma dei dispositivi moderni, ai quali a volte viene aggiunto qualche effetto speciale.

Così in pratica la rivoluzione Note 10 è vincente: arriva il 23 agosto ma si può

preordinare avendo uno sconto fino a 400 euro se si dà in cambio uno smartphone usato. I prezzi partono dai 979 euro del 10 6+128 Gb fino a 1219 del 10+ versione 12+512 Gb. Prezzi business, ma non poteva essere altrimenti.

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