Grecia, continua lo sciopero Piano anticrisi in Parlamento

La somma servirà a finanziare le misure che il governo dovrà adottare. Previsti anche 30 miliardi in bond del fondo salva-Stati

Grecia, continua lo sciopero Piano anticrisi in Parlamento

Trentacinque miliardi di euro per rialzarsi dalla crisi. Questa la somma che la Grecia prenderà in prestito dal fondo temporaneo salva-Stati, l'ormai noto Efsf. Soldi che serviranno a finanziare il piano di austerity necessario a ricevere un'altra tranche di aiuti.

A scriverlo è il Wall Street Journal, che riprende la notizia direttamente dai documenti ufficiali del piano, che prevede fra le altre cose che Atene raccolga 4,5 miliardi di euro da operazioni di privatizzazione entro la fine del 2012.

Il piano è stato approvato nella serata di ieri dal governo di Atene e domani sarà discusso dal Parlamento. All'interno riforme radicali in molti settori: tagli per 1,1 miliardi alle spese del costo farmaceutico, abolizione delle regole - attualmente piuttosto ristrettive - sulle guide turistiche e apertua del mercato energetico ai capitali stranieri. Inoltre prevede emissioni per 70 miliardi di euro di nuove obbligazioni da offrire in cambio dei vecchi titoli, il cui valore sarà ridotto del 50%.

Ad Atene arriveranno anche ulteriori 30 miliardi di euro in forma di bond emessi dal fondo salva-Stati e offerti ai creditori privati.

E mentre si attende la discussione del Parlamento greco sul nuovo piano di austerity, la giornata di ieri è stata tra le più difficile che la Grecia abbia vissuto nell'ultimo periodo. Alle proteste di piazza, che hanno portato ancora scontri tra la polizia e i manifestanti, si sono sommate le defezioni all'interno dell'esecutivo di Atene. Il governo di coalizione guidato da Papademos ha perso nel giro di una giornata quattro ministri del Laos, partito di estrema destra, che hanno rassegnato le loro dimissioni e il vice-ministro degli Esteri, socialista. Abbandoni che vanno ascritti sotto il segno della protesta contro i tali imposti dalla Troika (Ue-Bce-Fmi). 

Anche il leader della destra greca, George Karatzaferis si era mostrato molto critico nei confronti dei provvedimenti anti-default. annunciando che non avrebbe votato le misure. Decisioni pesanti, che hanno spinto i ministri finanziari dell'Eurozona al rifiuto di scongelare il prestito, se Atene non arriverà in cinque giorni a mettere bianco su nero gli impegni presi.

 Un primo step è rappresentato proprio  dall'approvazione delle misure di bilancio che dovrebbe avvenire già domani. A questo vanno sommati tagli supplementari al bilancio annuale pari a 325 milioni di euro e "forti garanzie" sul piano di austerità.

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