Atene si risveglia dopo una giornata di scontri e tensioni e traccia il bilancio di una giornata che poteva essere positiva dal punto di vista politico, con l'approvazione delle difficili norme anticrisi, ma nella quale il lato politico è stato eclissato dai disordini.
Il bilancio della giornata è piuttosto amaro. Almeno 45 edifici sono stati dati alle fiamme. I saccheggi hanno coinvolto un buon numero di negozi. Centinaia di persone sono rimaste ferite e 65 sono state tratte in arresto. I vigili del fuoco continuano a lavorare nelle strade principali della capitale greca, tra le vie vie Panepistimiou, Ermou e Stadiou e piazza Syntagma, la piazza del Parlamento. L'unico vento di ottimismo viene dalle Borse, che hanno accolto l'approvazione del piano anti-crisi con un buono slancio.
Almeno 120 le persone ferite nell'esplosione di rabbia che ha percorso Atene. Tra di loro una cinquantina di poliziotti e almeno 70 manifestanti. "Una volta ancora, la città è stata usata come leva per provare a destabilizzare il Paese". Così Giorgos Kaminis, sindaco della città, che ha parlato di "danni irreparabili".
Gli scontri in Grecia non si sono limitati comunque alla sola Atene. Coinvolte anche altre sei città. La situazione più grave a Volos, dove il palazzo del comune e una agenzia delle entrate sono stati dati alle fiamme e parzialmente danneggiati. Ad Atene danni anche nel "Luogo della memoria", edificio utilizzato dai nazisti, durante la seconda guerra mondiale, come luogo di tortura.
Anonymous contro il governo greco
Ad aggiungersi ai problemi di ordine di pubblico e agli scontri, anche un attacco informatico. Gli hacker della rete Anonymous avrebbero tentato nella serata di ieri di attaccare i siti della polizia nazionale, del primo ministro greco, del ministro della finanza e della principale televisione greca. A sentire la polizia, i siti sarebbero stati messi offline dalle autorità stesse prima della fine dell'attacco.
Elezioni ad Aprile
Le elezioni politiche sono state anticipate ad Aprile. A comunicarlo il governo greco, a cui rimane quindi "un mese, un mese e mezzo di lavoro".
Il portavoce del governo, Pantelis Kapsis, ha commentato: "Termineremo a marzo il lavoro sul prestito e sul piano di riduzione del debito".Tagli alla spesa
Il governo Papademos parrebbe intenzionato ad abbattere le spese per la difesa del Paese. Lo riferisce la France Press, riportando fonti europee, che vedrebbero positivamente cali in questo senso.
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