Grillo apre a Ingroia e fa la corte a Casa Pound: "Siete i benvenuti nel M5S"

Grillo assicura che, una volta in parlamento, il M5S non si alleerà con nessuno. Ma lascia una porta a perta a Ingroia: "Possibili battaglie insieme"

Il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo
Il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo

Continua a ripetere che, una volta entrato in parlamento, il Movimento 5 Stelle non tesserà alleanze con gli altri partiti. Eppure Beppe Grillo prima strizza un occhio ai militanti di estrema destra di Casa Pound, poi ammette il proprio rammarico per non essere riuscito a portare tra i suoi Antonio Ingroia. "Apriremo il Parlamento come una sardina perché è un sistema completamente marcio", ha spiegato il comico genovese facendo il solito show in piazza del Viminale dove, questa mattina, sono stati aperti gli uffici per il deposito di simboli e alleanze per le prossime elezioni politiche.

Per tutta la notte i rappresentati grillini e di altre forze politiche hanno stazionato in piazza per accedere per primi al deposito delle firme. E a far visita e dare sostegno ai suoi grillini è giunto, più volte, anche il leader del Movimento 5 Stelle. Un primo saluto in piena notte e un vero e proprio show poco dopo l’apertura del Viminale. "I miei sono qui in piazza da giorni, transennati. Qui non c’è più uno Stato, c’è solo Polizia - ha denunciato - noi in piazza transennati, loro dentro a inventarsi di tutto per impedirci di presentare le nostre liste, cambiare regole e procedure in ogni momento. La carta che non va bene, le firme che sono storte, addirittura i consoli che all’estero fanno di tutto per impedire di sottoscrivetre le candidature. Si inventano ogni difficoltà. Ma io sono pronto: sono qui con avvocati, notai, comitati. Tutto quello che ci potranno chiedere me lo sono portato...". Come al solito Grillo ha pesantemente criticato i mezzi di informazione condannando apertamente i giornalisti: "Non potete più fare finta di restare imparziali e limitarvi a descrivere e fintamente essere sopra le parti. Biosogna schierarsi tutti, stavolta. Qui sta crollando tutto. Il nostro Stato è fallito. Siamo al collasso. Io non entro affatto in Parlamento: io vado a vedere cosa ancora è rimasto e si può fare. Chi in Parlamento c’è già lo sa benissimo anche lui che è già morto...".

Al di là del solito scontro, però, Grillo ha già iniziato ad allungare l'occhio al dopo elezioni. Con buone probabilità il Movimento 5 Stelle entrerà in parlamento. Bisogna solo aspettare e vedere quanti seggi porteranno a casa. A quel punto dipenderà tutto dalle alleanze che i grillini intrecceranno alle Camere. Sulla carta il comico genovese assicura che non c'è margine per scendere a patti con i vecchi partiti. Poi, però, strizza l'occhio ai militanti di estrema destra ("Anche se uno è di Casa Pound ma ha i requisiti da noi previsti io lo candido: la democrazia è questa...") rifiutando la dicitura "antifascita" e ammettendo che "alcune idee sono giuste". In realtà, Grillo spera in un asse con Ingroia. "Di Ingroia io penso tutto il bene possibile - ha raccontato Grillo - lui aveva già il suo movimento ed era Cinque stelle e doveva chiedermi 'mi apri la porta?' e io gliela avrei aperta però lui ha fatto il contrario: ha creato un suo movimento". Il guru a Cinque Stelle critica il magistrato palermitano per aver "imbarcato" nella lista "Rivoluzione civile" gente che ha già fatto politica.

"Non puoi riproporre le stesse cose...", ha concluso Grillo lasciando, però, una porta aperta a Ingroia: "Se ci saranno battaglie da fare insieme noi siamo disponibili che venga pure lui con noi".

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