
La guerra ibrida lanciata dalla Russia si muove su diversi piani e, stando alle indiscrezioni di Reuters, non conosce proprio confini. Tanto da fare leva addirittura sui sexy toys. E così l'acquisto di giochi erotici, pensato per concedersi qualche momento di svago e divertimento in un periodo stressante, rischia di trasformarsi in tragedia. L'agenzia di stampa britannica ha reso noti i contorni di un'indagine scattata dopo la detonazione di tre pacchi - presso depositi di corrieri in Gran Bretagna, Germania e Polonia - avvenuta nei mesi scorsi. Come riferito da una fonte vicina al caso, si sarebbe trattato di un sospetto piano di sabotaggio gestito da russi.
I cuscini - imballati nei pacchi insieme ai cosmetici e ai sex toys - contenevano dispositivi incendiari artigianali nascosti, che sarebbero stati realizzati con un mix di sostanze chimiche (tra cui magnesio altamente reattivo), innescate da detonatori pre-programmati, adattati da economici gadget elettronici cinesi che servivano per rintracciare oggetti smarriti. Un ruolo importante sarebbe stato svolto anche da una serie di tubetti che sembravano un prodotto cosmetico ma al cui interno era contenuto un gel di composti infiammabili, tra cui il nitrometano.
"I procedimenti in questo caso riguardano attività criminali ispirate dal GRU russo", è la tesi sostenuta dalla fonte. Ma dal Cremlino hanno respinto al mittente le accuse. Il portavoce Dmitry Peskov ha negato tutto: "Non ne sappiamo nulla. Non escludiamo che si tratti semplicemente di altre fake news o di una manifestazione di cieca russofobia". Eppure i responsabili della sicurezza europea ritengono che gli incendi dei pacchi facciano parte della guerra ibrida di Mosca contro i Paesi che sostengono la resistenza dell'Ucraina. Non a caso, nel corso dei mesi, gli attacchi si sono via via intensificati.
Il sospetto è che potesse trattarsi di una prova generale di un futuro complotto russo per far esplodere pacchi simili a mezz'aria su voli cargo diretti negli Stati Uniti e in Canada. Gli inquirenti hanno sequestrato anche un quarto pacco che non è esploso in un deposito di Varsavia: in questo modo sarà possibile prendere in esame il contenuto rimasto intatto per svolgere le dovute analisi e verifiche.
I dubbi si concentrano su un ucraino residente nella Polonia meridionale, sospettato di aver avuto un ruolo chiave e di aver agito in base alle istruzioni ricevute via Telegram da un responsabile del GRU che conosceva solo come "Warrior" ("Guerriero"). Gli ingredienti e gli inneschi sono facilmente disponibili nei negozi specializzati nella vendita di fertilizzanti e articoli pirotecnici; discorso diverso per i piccoli e rudimentali dispositivi per far partire un piccolo incendio, che invece potrebbero essere difficili da trovare.
"Questo è un metodo estremamente economico, molto efficace e altamente anonimo per produrre dispositivi esplosivi", ha spiegato un ex specialista nello sminamento. Insomma, nella guerra ibrida di Mosca nulla è lasciato al caso: neanche l'intimità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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