I punti chiave
Mentre Volodymyr Zelensky continua a sottolineare la necessità di mantenere una presenza militare ucraina a Bakhmut, il segretario generale della Nato ha ammesso che la città potrebbe cadere nei prossimi giorni. "Non possiamo escluderlo", ha dichiarato Jens Stoltenberg lasciando intendere che la situazione per Kiev è delicatissima. Il capo del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha infatti affermato che le forze russe controllerebbero l'intera parte orientale di Bakhmut.
L'importanza di Bakhmut
Zelensky ha spiegato alla Cnn che i russi avranno la strada spianata per catturare una serie di città dell'Ucraina orientale, se dovessero riuscire a conquistare Bakhmut. Per questo, a detta del presidente ucraino, è fondamentale che Kiev non molli la presa.
"Si tratta di una scelta tattica, perchè se dovessero conquistare Bakhmut potrebbero avanzare più facilmente verso Kramatorsk e Sloviansk", ha detto, aggiungendo che le truppe ucraine sono "unite" a difesa della città contro l'assalto russo che va avanti da settimane. "I russi hanno disperatamente bisogno di una vittoria, anche piccola, per rafforzare il morale dei cittadini rispetto alla guerra. E per raggiungere questo obiettivo sono anche disposti a distruggere la città", ha concluso Zelensky.
Le richieste del leader ucraino cozzano tuttavia con le parole di Stoltenberg. Il segretario generale della Nato, parlando con i giornalisti a Stoccolma a margine della riunione dei ministri della Difesa dei Paesi Ue, è stato chiarissimo: Bakhmut rischia di cadere. Questo "non rappresenta necessariamente un punto di svolta" nel conflitto, ha quindi chiarito lo stesso Stoltenberg esortando a "non sottovalutare" la Russia e, allo stesso tempo, a continuare "il supporto agli ucraini".
L'avanzata dei russi
Sul campo di battaglia i combattimenti, sempre più intensi, vanno avanti da giorni. I russi sarebbero riusciti a prendere possesso del quadrante orientale di Bakhmut. "Tutta la parte a est del fiume Bakhmutka è completamente sotto il controllo della Wagner", ha assicurato Prigozhin.
Secondo un portavoce della regione, piccoli gruppi di truppe ucraine si stanno ritirando caoticamente lungo le strade di campagna. Allo stesso tempo, le strade asfaltate che portano alla città sono interrotte e controllate dall'artiglieria russa, mentre quelle fangose impediscono al nemico di spostare i rinforzi lungo le strade di campagna.
Nelle ultime ore, ha scritto l'Ukrainska Pravda, il Consiglio dei ministri ucraino ha approvato un meccanismo di evacuazione forzata dei bambini dalle zone di combattimento attivo, spiegando che al momento i criteri stabiliti si applicano solo alla città di Bakhmut. I minori che dovranno essere evacuati saranno accompagnati da un genitore o un tutore. "È dovere del governo proteggere la vita e la salute dei minori", ha detto la vice premier Iryna Vereshchuk, sottolineando che "se gli adulti non sono in grado di occuparsi della sicurezza dei minori, lo deve fare il governo".
Il ministero della Difesa britannico ha intanto fatto sapere che i russi si trovano probabilmente di fronte al dilemma se tentare un altro assalto a Vugledar, nell'Ucraina orientale, o sostenere gli intensi combattimenti più a nord, vicino a Bakhmut e Kreminna.
Fino a poco tempo fa, si legge nel rapporto di Londra, il comando russo probabilmente vedeva in uno sfondamento a Vugledar un modo fondamentale per ottenere una breccia significativa dal punto di vista operativo nelle linee ucraine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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