
Sono giunte al Cairo le delegazioni israeliana e qatariota per la nuova fase dei colloqui sulle prossime fasi dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza. A riferirlo, il Servizio informazioni statale egiziano, sottolineando che ai colloqui prenderanno parte anche rappresentanti dell'amministrazione Trump. I negoziatori discuteranno le modalità al fine di garantire "l'attuazione delle intese precedentemente concordate" e il flusso continuo di aiuti umanitari verso il territorio palestinese devastato dalla guerra. La delegazione israeliana è composta da 14 alti funzionari ed esperti ed è stata condotta immediatamente nel luogo delle negoziazioni.
L’Egitto ha annunciato l’avvio di “discussioni intensive”, con la prima fase in scadenza questo fine settimana. Il dialogo segue la consegna, da parte di Hamas, dei resti di quattro ostaggi in cambio del rilascio di oltre 600 detenuti palestinesi. La seconda fase dei negoziati punta alla liberazione di altri ostaggi in cambio di prigionieri e di una tregua duratura. Non è chiaro se siano effettivamente presenti rappresentanti degli Stati Uniti, dato che l'inviato di Washington per il Medio Oriente, Steve Witkoff, non arriverà nella regione prima della prossima settimana. "I mediatori stanno anche discutendo su come migliorare la distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, come parte degli sforzi per alleviare le sofferenze della popolazione e sostenere la stabilità nella regione", si legge nella dichiarazione egiziana.
Nonostante i colloqui in corso, le tensioni restano elevate. Israele ha dichiarato che l’esercito non si ritirerà dal corridoio di confine tra Gaza ed Egitto, una mossa che potrebbe innescare una crisi con Hamas e il governo egiziano. Nel frattempo, diversi detenuti palestinesi rilasciati hanno denunciato maltrattamenti durante la detenzione nelle carceri israeliane. In un episodio separato, un palestinese ha investito con l’auto un gruppo di persone a una fermata dell’autobus in Israele, ferendo almeno otto persone. Hamas ha elogiato l’attacco, pur senza rivendicarlo. Sul fronte politico, il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich si prepara a visitare gli Stati Uniti per discutere della questione degli insediamenti, un tema altamente controverso a livello internazionale.
Intanto, un nuovo tsunami rischia di abbattersi sul Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu, che si scaglia contro la decisione del procuratore generale Gali Baharav-Miara di ordinare l'apertura di un'indagine sui sospetti legami illeciti tra i collaboratori del primo ministro e proprio il Qatar.Nella dichiarazione del Likud si afferma che i responsabili della decisione hanno preso di mira lo staff di Netanyahu dopo essersi resi conto che i loro casi di corruzione penale contro il premier stanno crollando.
"Mentre i casi inventati contro il Primo Ministro Netanyahu crollano in tribunale, nuovi e falsi casi vengono fabbricati contro il suo popolo a causa degli interessi personali di coloro che guidano le indagini. Vi vediamo", afferma la dichiarazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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