I punti chiave
- Protesta davanti alla casa di Netanyahu
- Gallant: "Elimineremo il capo di Hamas"
- Hamas lanncia razzo a lungo raggio su Eilat (mar Rosso)
- Pioggia di razzi su Israele
- L'offensiva continua
- Usa: "Hamas blocca l'evacuazione dei feriti"
- Meno Raid e più attacchi via terra: cambia il piano delle Idf
- Israele: "Se Nasrallah commette un errore, segna il destino del Libano"
- Fonti Usa: "Hamas usa ambulanze per evacuare i suoi feriti in Egitto"
- La Turchia richiama l'ambasciatore da Israele
- Israele: "Passaggio verso sud Gaza nel pomeriggio"
- Hamas accusa: "Bombardata scuola Onu"
- Raid contro Hezbollah: "Colpiti compound militari"
- Colpita l'abitazione del capo dell'ufficio politico di Hamas
- L'affondo di Guterres: "Inorridito"
- L'accusa: "Colpita una scuola cattolica"
- L'Ue e gli aiuti via mare a Gaza
Prosegue la guerra a Gaza City. Nelle ultime ore due sono stati i temi dominanti: l'appello Usa per una pausa umanitaria, il "no" di Netanyahu e lo scambio di accuse tra le Idf e Hamas per il raid su un'ambulanza. Secondo l'organizzazione terroristica bombe israeliane avrebbero colpito un "convoglio di ambulanze, causando decine di morti" nei pressi dell'Al Shifa.
Fonti Usa hanno confermato che "Hamas ha cercato di far uscire con le ambulanze i suoi combattenti da Gaza via Rafah, rallentando così gli sforzi per evacuare gli stranieri". Secondo fonti di stampa israeliane i terroristi avrebbero cercato di far uscire con le ambulanze i suoi combattenti via Rafah. "Hamas", riportano le fonti, "ha fornito all'Egitto e agli Usa una lista di persone ferite gravemente che volevano far evacuare insieme a centinaia di stranieri in attesa di uscire". Usa ed Egitto hanno scoperto che "un terzo dei nomi erano combattenti, nessuno dei quali figurava tra i 76 palestinesi feriti e alla fine evacuati". Intanto nella sua seconda visita a Tel Aviv da quando è esploso il conflitto, il segretario di Stato Usa Antony Blinken è tornato in pressing sul governo israeliano per una pausa dai bombardamenti. Secca al replica di Netanyahu: "Prima della pausa devono essere rilasciati gli ostaggi".
Protesta davanti alla casa di Netanyahu
Alcuni manifestanti protestano davanti alla residenza ufficiale del premier Benyamin Netanyahu, a Gerusalemme, chiedendo le sue dimissioni per quanto accaduto con l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso.
Gallant: "Elimineremo il capo di Hamas"
"Arriveremo ai vertici di Hamas, arriveremo ed elimineremo Yihia Sinwar. E dico agli abitanti di Gaza: 'Se voi arriverete a lui prima di noi, la guerra si accorcierà'. Lo ha detto il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant nel corso di una conferenza stampa.
Hamas lanncia razzo a lungo raggio su Eilat (mar Rosso)
Le Forze di Difesa israeliane (Idf) hanno intercettato un razzo a lungo raggio lanciato da Hamas contro la città israeliana di Eilat, sulle rive del mar Rosso. Dall'inizio della guerra è la seconda volta che il sistema di difesa Arrow intercetta un razzo a lungo raggio sulla città più meridionale di Israele, anche se la volta precedente il lancio era stato eseguito dai ribelli filo iraniani houti dello Yemen. Questi razzi hanno una portata di 250 km, riferisce Times of Israel.
Pioggia di razzi su Israele
Nel primo pomeriggio, l'esercito israeliano ha riferito che l'allarme antimissile è suonato nelle comunità vicine della Striscia di Gaza.
L'offensiva continua
In mattinata ha parlato anche un portavoce militare che ha ribadito come l'offensiva di terra nella Striscia non verrà fermata: "i soldati", ha spiegato, "hanno ucciso decine di terroristi e distrutto infrastrutture di Hamas". Ieri, ha detto ancora il portavoce, "ci sono stati numerosi tentativi di attacchi ai soldati dai tunnel e dai compound militari nel nord della Striscia". Nei raid notturni, spiegano ancora le IDf, "corpi corazzati e ingegneri hanno fatto la mappa di edifici e neutralizzato ordigni esplosivi. Nel corso dell'operazione, i soldati hanno affrontato una cellula terroristica".
Usa: "Hamas blocca l'evacuazione dei feriti"
Un funzionario del governo Usa ha riferito che Hamas impedirà ai civili feriti di uscire dalla Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah fino a che Israele non garantirà la cessazione degli attacchi contro le ambulanze. Secondo una fonte egiziana, più di 700 stranieri avrebbero potuto lasciare oggi l'exclave palestinese.
Meno Raid e più attacchi via terra: cambia il piano delle Idf
L'attacco alla Striscia potrebbe presto cambiare. Fonti americani hanno raccontato alla Cnn che ci si aspetta presto una nuova fase del conflitto con una diminuzione dei raid aerei e una maggiore concentrazione sulle operazioni tattiche di terra. Fonti dell'amministrazione Biden ritiene che vederemo una campagna di attacchi aerei "diminuita rispetto a quella che abbiamo visto", e un "maggior focus tattico sulla campagna di terra" tesa a distruggere la vasta rete di tunnel sotterranei attraverso i quali opera Hamas.
Israele: "Se Nasrallah commette un errore, segna il destino del Libano"
Il ministro della Difesa Yoav Gallant, in visita alle truppe stanziate sul fronte nord di Israele, ha ribadito che Tel Aviv non è interessata ad un conflitto con Beirut, ma ha anche lanciato un avvertimento alla guida degli Hezbollah: "Se Nasrallah commette un errore, segnerà il destino del Libano".
Fonti Usa: "Hamas usa ambulanze per evacuare i suoi feriti in Egitto"
Fonti dell'amministrazione Usa, citate dal New York Times, hanno riportato che Hamas ha tentato più volte di far uscire i suoi affiliati da Gaza inserendo i loro nomi nelle liste dei feriti palestinesi autorizzati a recarsi in Egitto per ricevere cure mediche. Una situazione inaccettabile per Il Cairo, che teme infiltrazioni terroristiche nel proprio territorio. La mediazione del Qatar è servita a convincere il movimento terroristico a cedere sul mantenimento degli elenchi dei nomi come presentati alle autorità egiziane, statuinitensi e isreliane.
La rivelazione è arrivata dopo che ieri l'organizzazione palestinese ha accusato Tel Aviv di aver bombardato due ambulanze che, secondo l'esercito israeliano, trasportavano dei terroristi. Nel raid vi sono stati 15 morti e 50 feriti.
La Turchia richiama l'ambasciatore da Israele
Sul fronte diplomatico da registrare l'ennesimo schiaffo della Turchia a Israele. Ankara ha annunciato di aver richiamato in patria per consultazioni il proprio ambasciatore, Sakir Ozkan Torunlar. La tensione è altissima: sempre oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito il premier israeliano Benjamin Netanyahu "una persona con cui non si può più parlare" alla luce della guerra contro Hamas. Nello stesso intervento, il leader turco ha espresso l'intenzione di non rompere i rapporti con lo Stato ebraico.
Israele: "Passaggio verso sud Gaza nel pomeriggio"
Il portavoce dell'esercito israeliano ha informato in arabo gli abitanti della Striscia che le Idf concederanno il passaggio verso sud lungo l'autostrada Salah al-Din tra le 13 e le 16: "Se hai a cuore te stesso e i tuoi cari, vai a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si stanno già preoccupando di proteggersi".
Hamas accusa: "Bombardata scuola Onu"
Il ministro della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha accusato lo Stato ebraico di aver bombardato una scuola dell'Unrwa, dove hanno trovato rifugio migliaia di sfollati palestinesi. I morti sarebbero 12, i feriti 57.
Raid contro Hezbollah: "Colpiti compound militari"
Schermaglie anche più a nord, dove Israele ha risposto al fuoco proveniente dal Libano. I caccia delle Idf hanno colpito obiettivi terroristici di Hezbollah, insieme con attacchi di carri armati e artiglieria. I target nel mirino dell'esercito israeliano includono infrastrutture, siti di stoccaggio di razzi e compound militari.
Colpita l'abitazione del capo dell'ufficio politico di Hamas
Fonti locali hanno riferito che l'aviazione israeliana ha centrato con missile l'abitazione di Ismail Haniyeh, oggi capo dell'ufficio politico di Hamas. Il raid è avvenuto nel campo profughi Shati, a nord di Gaza City. In realtà Haniyeh non riesde più nella Striscia, ma si è traferito in Qatar nel 2019. Per ora non è chiaro se l'attacco abbia provocato morti o feriti.
L'affondo di Guterres: "Inorridito"
I raid sulle ambulanze riapre anche un fronte con l'Onu. Il segretario generale, Antonio Guterres si è detto "inorridito", per l'attacco israeliano contro il convoglio: "Le immagini degli corpi sparsi per strada fuori dall'ospedale sono strazianti". Per Israele le ambulanze trasportavano cellule di Hamas e venivano usate per trasportare armi e combattenti, mentre secondo i terroristi non c'erano loro uomini a bordo. Sempre secondo Hamas nel bombardamento sarebbero morte circa 15 persone. Secondo l'Idf nell'ospedale di Al-Shifa sarebbe nascosto il comando centrale di Hamas.
Guterres, ricordando "gli attacchi terroristici, le uccisioni, le mutilazioni, i rapimenti di donne e bambini" da parte di Hamas, è tornato a chiedere il rilascio degli ostaggi e una tregua: "Ora, per quasi un mese, i civili di Gaza, compresi donne e bambini, sono assediati, senza aiuti, uccisi e bombardati nelle loro case - ha detto - questo deve finire".
L'accusa: "Colpita una scuola cattolica"
Parlando al Sir suor Nabila Saleh, preside della scuola delle Suore del Rosario di Gerusalemme, ha detto che la struttura sarebbe stata colpita dai raid della notte. Nel bombardamento sarebbe stato colpito il cortile esterno arrecando danni alle strutture. La scuola è tra le più grandi di Gaza e ospita oltre 1200 alunni. "Poco fa", ha detto suor Saleh "i tre giovani che erano nella scuola a guardia per evitare saccheggi mi hanno avvisata del bombardamento". La religiosa, attualmente sfollata nella parrocchia della Sacra Famiglia, ha poi aggiunto che "purtroppo le comunicazioni sono interrotte in quella zona perché sono ancora in corso i bombardamenti ed è impossibile andare a vedere i danni subiti".
L'Ue e gli aiuti via mare a Gaza
Fonti Ue confermano che la trattativa con Israele per far arrivare aiuti umanitari a Gaza sarebbe a un punto di volta.
La proposta di un corridoio umanitario via mare con base a Cipro per portare tramite navi gli aiuti ai civili di Gaza avrebbe il via libera di Tel Aviv alla condizione di "poter controllare i container a Cipro". Da diversi giorni l'Ue lavora con Nicosia per cercare di "stabilire il corridoio marittimo per gli aiuti" diretti alla Striscia senza più passaggi intermedi dall'Egitto, spiegano le stesse fonti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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