"Distruggeremo le infrastrutture Houthi": Netanyahu minaccia i ribelli yemeniti

Il premier israeliano si dichiara pronto a recidere un altro braccio del "asse del male" dell'Iran

"Distruggeremo le infrastrutture Houthi": Netanyahu minaccia i ribelli yemeniti
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Lo aveva annunciato fermamente nella giornata di ieri e oggi lo ribadisce: Benjamin Netanyahu ora rivolge promette di rivolgere la forza israeliana contro le infrastrutture Houthi.

Israele agirà con "forza, determinazione e raffinatezza" contro i ribelli yemeniti Houthi e "anche se ci vorrà tempo il risultato sarà lo stesso ottenuto contro gli altri terroristi", erano state le sue parle dopo una riunione del Gabinetto di Sicurezza nel nord di Israele. Il premier israeliano ha sottolineato come in questo caso, Tel Aviv non sarà sola: "In questo caso - ha aggiunto - non agiamo da soli. Gli Stati Uniti, così come altri paesi, vedono gli Houthi come una minaccia non solo per il trasporto marittimo internazionale l’ordine internazionale". Netanyahu ha chiesto infine ai cittadini israeliani "di essere pazienti, di continuare a mostrare la stessa ferma posizione che avete mostrato finora e di essere estremamente attenti alle istruzioni dell'Home Command".

"Negli ultimi giorni abbiamo dato istruzioni all'Idf di attaccare obiettivi strategici degli Houthi con un'operazione precisa. Non è la prima volta né sarà l'ultima. Abbiamo distrutto importanti risorse terroristiche utilizzate dagli Houthi e il principio che abbiamo stabilito è molto semplice: a chiunque cerchi di farci del male, noi faremo del male con una forza intransigente", ha tuonato il premier israeliano, parlando alla Knesset.

Gli Houthi dello Yemen si sono assunti la responsabilità del lancio di droni contro Israele avvenuto questa mattina. In precedenza, le Idf avevano dichiarato che l'aeronautica militare aveva abbattuto un drone al di fuori dello spazio aereo israeliano. Gli Houthi affermano di aver lanciato due droni, contro obiettivi ad Ashkelon e nella zona di Tel Aviv. Non ci sono state segnalazioni di impatti in nessuna delle due città oggi.

Il primo ministro israeliano ha avvertito i ribelli che Israele prenderà di mira quello che ha descritto come l’ultimo braccio rimasto dell’”asse del male dell’Iran”. Sabato gli Houthi hanno attaccato il centro commerciale israeliano con quello che hanno affermato fosse un missile balistico, ferendo 16 persone e costringendone molte a fuggire dalle loro case dopo l'attacco prima dell'alba. Si tratta del secondo di questo tipo da parte degli Houthi in una settimana e uno dei tanti dall’inizio della guerra a Gaza.

Le parole di Netanyahu sono arrivate ​​dopo che gli Stati Uniti hanno riferito di aver colpito obiettivi nella capitale yemenita controllata dai ribelli, Sanaa, sabato, poche

ore dopo che gli Houthi avevano colpito Tel Aviv. Tra gli obiettivi c'era un centro di stoccaggio missilistico Houthi una “struttura di comando e controllo”, secondo una dichiarazione del Comando Centrale degli Stati Uniti.

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