Giornalisti Rai, Mosca convoca l'ambasciatrice italiana

Mosca accusa i giornalisti Rai entrati nel Kursk con i militari ucraini di aver violato le leggi della Federazione. Attivata la Farnesina

Giornalisti Rai, Mosca convoca l'ambasciatrice italiana
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Il caso dei giornalisti Rai continua a tenere banco e nelle ultime ore l'ambasciatrice d'Italia a Mosca, Cecilia Piccioni, è stata convocata presso il ministero degli Esteri russo, che le ha espresso una "forte protesta in relazione alle azioni della troupe della Rai" che è entrata "illegalmente nel territorio della Federazione Russa". La troupe, composta da Stefania Battistini e dal cameraman Simone Traini, si trovava al seguito di un convoglio ucraino impegnato nell'invasione nel Kursk e questo, per il ministero degli Esteri di Mosca, rappresenta una "grave violazione della legislazione russa e delle elementari regole di etica giornalistica".

Nella nota emessa dal ministero russo viene aggiunto che "le azioni commesse dai cittadini italiani ricadono nel Codice penale della Federazione Russa". Per questo motivo, spiegano da Mosca, "le autorità russe competenti stanno compiendo i passi necessari per accertare le circostanze del reato commesso dai dipendenti Rai, ai fini della loro valutazione legale e dell'adozione di misure adeguate". A seguito della convocazione, la Farnesina ha emesso una propria comunicazione nella quale precisa che "l'ambasciatrice Piccioni ha spiegato che la Rai e in particolare le redazioni giornalistiche programmano in maniera totalmente autonoma e indipendente la loro attività". In ogni caso, prosegue il ministero degli Esteri italiano, "la rete diplomatica ha il compito di seguire e tutelare i cittadini italiani in ogni situazione".

Il reportage incriminato è andato in onda sulla televisione pubblica ed è stato girato a Sudzha, città del Kursk, gli i militari ucraini hanno annunciato di aver posto sotto il proprio controllo. Nel loro reportage, i giornalisti hanno mostrato attrezzature danneggiate vicino al confine e i due reporter hanno parlato con i residenti locali rimasti in città. Stando ad alcune fonti, Battistini e Traini rischierebbero il procedimento in Russia ma per il momento non sono state ravvisate azioni in corso.

La giornalista in queste ore ha voluto ringraziare quanti le hanno espresso la propria solidarietà: "Volevo ringraziare davvero chi in queste ore mi sta mandando messaggi di vicinanza. Di molti di voi apprezzo ormai da due anni e mezzo il lavoro serissimo di analisi e fact-checking. Grazie davvero".

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