Israele avanza: pesanti scontri a fuoco nel nord di Gaza | La diretta

Giorno numero 22. Il premier israeliano ha parlato alla nazione dopo aver incontrato i familiari degli ostaggi: "Hamas è un nemico crudele". Torna la rete internet sulla Striscia di Gaza. Israele promette l'ingresso di nuovi aiuti umanitari nell'enclave palestinese. Le ultime notizie

Israele avanza: pesanti scontri a fuoco nel nord di Gaza | La diretta
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È il 22esimo giorno di guerra in Medio Oriente. Secondo Israele, il conflitto contro Hamas è entrato in una nuova fase: due giorni fa truppe israeliane sono entrate a Gaza per condurre operazioni di terra sulla Striscia, ma l’esercito e il governo si rifiutano ancora di definire tali incursioni come l’invasione che è stata promessa dai vertici militari e dello Stato. Le Israel Defense Forces hanno aumentato notevolmente il numero di soldati e fanteria meccanizzata impegnata nel territorio palestinese. Nella notte ha parlato il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, il quale ha anche incontrato le famiglie delle oltre 200 persone tenute in ostaggio dai terroristi palestinesi. Il premier ha dichiarato alla stampa che il suo Paese sta combattendo per tutta l’umanità contro un nemico crudele. Nel frattempo a Gaza si sono registrate forti esplosioni e secondo fonti palestinesi sarebbero in corso scontri tra le forze israeliane e arabi. La radio militare rende noto anche di combattimenti al valico di Erez, con i terroristi che sarebbero usciti da dei tunnel. Sono state inoltre ripristinate la rete internet e la linea telefonica, rimaste inaccessibili per due giorni. E non smettono di suonare le sirene di allarme nei villaggi attorno a Gaza. Secondo alcune stime, Hamas avrebbe consumato metà del suo arsenale di razzi. I canali ufficiali delle Idf hanno inoltre condiviso video e immagini di mezzi corazzati intenti ad attraversare le spiagge della Striscia di Gaza. Ecco le notizie di oggi domenica 29 ottobre.

Scontri tra Idf e Hamas nel nord-ovest della Striscia

Le forze israeliane e i terroristi palestinesi hanno riferito di pesanti scontri a fuoco nel nord-ovest della Striscia di Gaza, area dove le Idf hanno stabilito una testa di ponte da ieri sera. Le brigate al-Qassam hanno bersagliato i carri armati dello Stato ebraico con colpi di mortaio di grosso calibro, mentre l'esercito della stella di David ha richiesto più volte il supporto dell'aviazione per colpire con i droni le postazioni nemiche.

Missili su Israele dal Libano

L'esercito israeliano ha comunicato che nove missili sono stati lanciati dal Libano in poco più di un'ora. I primi sei hanno fatto scattare le sirene di allarme a Kiryat Shmona, città che gli Hezbollah hanno confermato di aver preso di mira. Il Partito di Dio ha riferito di aver bersagliato anche Nahariya, zona urbana sulla costa a circa 10 chilometri in linea d'aria dalla "Linea blu". Le Idf hanno risposto con fuoco d'artiglieria.

Israele convoca l'ambasciatore russo dopo l'incontro con Hamas

Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l'ambasciatore russo Anatoly Viktorov, per protestare contro "la visita di una delegazione di Hamas a Mosca". Il dicastero dello Stato ebraico ha sottolineato che Tel Aviv "considera grave la mancanza di una condanna chiara di Mosca dell'organizzazione terroristica Hamas e il comportamento della Russia negli organismi internazionali".

450 obiettivi di Hamas colpiti, più forze di terra a Gaza

L'esercito israeliano afferma di aver colpito con i cacciabombardieri 450 obiettivi appartenenti ad Hamas nelle ultime 24 ore. Lo rendono noto le Idf con un post su X. Israele ha bombardato centri di comando, postazioni di osservazioni e siti di lancio per i missili anticarro. Ed è stato confermato il dispiegamento di nuove unità di terra sulla Striscia di Gaza. I militari sono penetrati anche in profondità per neutralizzare le cellule terroristiche attive nell'enclave palestinese.

Volantini a Gaza: "È un campo di battaglia"

Spuntano dei volantini a Gaza City, nel nord della Striscia. Le forze armate israeliane invitano tutti i residenti a spostarsi a sud immediatamente, dal momento che tutta la regione di Gaza City "è diventata un campo di battaglia" e "i rifugi nel nord e nell'intero governatorato di Gaza City non sono sicuri". "Bisogna partire subito verso le zone a sud del Wadi Gaza il fiume che attraversa il territorio da est a ovest", si legge nel documento.

Raisi: "Superate linee rosse, costretti a intervenire"

"Israele ha superato le linee rosse e potrebbe costringere tutti a intervenire". Lo scrive su X il presidente iraniano Ebrahim Raisi. "I crimini del regime sionista – continua Raisi – hanno superato le linee rosse, fatto che potrebbe costringere tutti a intervenire. Washington ci chiede di non fare nulla, ma continua ad assicurare ampio sostegno a Israele. Gli Stati Uniti hanno inviato messaggi all'asse della resistenza (le forze sostenute dall'Iran in Medio Oriente, Hamas e gli Hezbollah libanesi compresi), ma hanno ricevuto una risposta chiara sul campo di battaglia".

Bombe incendiarie in Libano

Sarebbe stato attaccato con bombe incendiarie il sud del Libano. A darne notizia sono i media libanesi che citano il sindaco di Naqura Abbas Awada. Tra le aree colpite da Israele ci sarebbe anche la zona vicino alla base della missione Onu Unifil, che ospita un migliaio di soldati italiani. Non risulterebbero esserci morti o feriti. Già ieri il quartier generale di Unifil era finito sotto tiro. Un militare nepalese della forza di peacekeeping è rimasto ferito durante lo scambio di artiglieria tra Israele ed Hezbollah. I militanti del "Partito di Dio" armato libanese hanno sparato contro una base militare israeliana in Alta Galilea.

Usa: "Risponderemo ad attacchi contro le nostre truppe"

Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha assicurato che l'esercito statunitense rimane vigile per quanto riguarda la situazione in Siria e Iraq, dove le basi americane sono state più volte attaccate dalle milizie sciite filo-iraniane. "Assistiamo a minacce elevate", ha affermato Sullivan. "Avevamo detto che se le nostre truppe fossero state attaccate, avremmo risposto. Noi abbiamo risposto. Se vengono attaccate di nuovo, risponderemo di nuovo".

Ucciso membro Jihad islamica

La Jihad islamica ha annunciato l'uccisione in un raid israeliano di Taysir Alghouti, membro dell'Ufficio politico dell'organizzazione. Alghouti, ha spiegato la fazione palestinese, è stato colpito nella sua casa di Rafah, nel sud della Striscia, insieme alla famiglia, di cui numerosi componenti sono periti nell'attacco.

Usa: "Inaccettabile violenza coloni in Cisgiordania"

Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha duramente condannato l'ondata di violenza da parte dei coloni israeliani in Cisgiordania, esplosa dall'inizio del conflitto tra Stato ebraico e Hamas. "Noi crediamo che il premier Netanyahu abbia il dovere di tenere a freno i coloni estremisti in Cisgiordania", ha dichiarato Sullivan. "Ci aspettiamo che coloro che commettono questi atti di violenza vengano messi di fronte alle loro responsabilità".

L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che, negli scontri odierni con le forze di sicurezza israeliane, cinque persone sono state uccise nella regione ad occidente del Giordano. Nel campo profughi di Deheishe, vicino Betlemme, un giovane sarebbe stato colpito da un proiettile mentre si trovava su un tetto.

Scontro tra Elon Musk e Israele

Il governo israeliano replica a Elon Musk e lo avverte che offrirà i suoi satelliti "per attività terroristiche". Il miliardario ha infatti reso noto che le sue aziende cercheranno di aiutare le organizzazioni umanitarie internazionali a Gaza a comunicare con i terminali Internet della rete Starlink. "Israele userà tutti i mezzi a sua disposizione per combatterlo", ha replicato il ministro delle Comunicazioni, Shlomo Karhi. "Hamas lo userà per attività terroristiche. Non c'è dubbio, lo sappiamo, e Musk lo sa. Hamas è l'Isis", ha aggiunto Karhi. Musk ha già risposto: "Non siamo così ingenui. In base al mio post, nessun satellite Starlink ha tentato di connettersi da Gaza. Se lo farà, adotteremo misure straordinarie per confermare che viene utilizzato solo per motivi puramente umanitari". Musk ha aggiunto che le sue aziende "effettueranno un controllo di sicurezza sia con il governo degli Stati Uniti che con quello israeliano prima di accendere anche un solo satellite".

Ministro Gallant: "Operazione di terra legata a liberazione degli ostaggi"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha incontrato i familiari degli ostaggi catturati da Hamas nell'attacco del 7 ottobre. "L'operazione di terra è strettamente legata agli sforzi per il ritorno degli ostaggi", ha assicurato. "Se non c'è pressione militare su Hamas, non c'è progresso. Stiamo combattendo animali, non persone. Sono determinato a vincere la guerra e la liberazione degli ostaggi fa parte della vittoria".

Riaperta la seconda conduttura idrica a Gaza

Lo Stato israeliano ha riaperto la seconda delle tre condutture idriche che forniscono acqua alla Striscia di Gaza, consentendo ora a un totale di circa 28,5 milioni di litri al giorno di fluire nel territorio gestito da Hamas. Lo riporta il Times of Israel. La fornitura totale di 28,5 milioni di litri al giorno rappresenta poco più della metà dei circa 49 milioni di litri al giorno forniti da Israele prima della guerra. Il 9 ottobre, Israele ha tagliato le condutture dell'acqua, secondo un funzionario del Cogat (Coordinator of Government Activities in the Territories) ma la settimana scorsa ha riaperto uno dei gasdotti meridionali con un flusso ridotto. Secondo il coordinatore ora ci sono acqua e cibo sufficienti per soddisfare le esigenze umanitarie di Gaza, aggiungendo che l'agenzia monitora costantemente la situazione nel territorio.

Gaza, rischio collasso ordine pubblico

A Gaza si rischia il "collasso dell'ordine pubblico". È questo il monito dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) dopo il saccheggio di diversi magazzini e centri di distribuzione di aiuti alimentari che gestisce nella Striscia. "Migliaia di persone sono entrate in diversi magazzini e centri di distribuzione dell'Unrwa nella Striscia di Gaza centrale e meridionale", ha scritto l'agenzia dell'Onu in un comunicato. "È un segnale preoccupante che l'ordine pubblico stia iniziando a crollare dopo tre settimane di guerra e un rigido assedio a Gaza", si conclude la nota.

"La situazione a Gaza sta diventando sempre più disperata di ora in ora", ha aggiunto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in visita a Kathmandu, capitale del Nepal, da dove ha rilanciato l'appello a un cessate il fuoco. "Mi rammarico – ha osservato – che invece di una pausa umanitaria estremamente necessaria, sostenuta dalla comunità internazionale, Israele abbia intensificato le sue operazioni militari", ha aggiunto.

Ostaggi, si valuta scambio prigionieri

Progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi. Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari, ha fatto sapere che le parti coinvolte nelle trattative per la liberazione dei 230 ostaggi stanno valutando la possibilità di un accordo di scambio di prigionieri. Il portavoce, riferisce Haaretz, ha aggiunto che l’atteggiamento caotico di Hamas sta complicando la gestione dei negoziati. Hamas chiede infatti il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi catturati tre settimane fa.

"Finora abbiamo informato le famiglie di 311 soldati caduti e quelle di 230 ostaggi. Le abbracciamo, continueremo a stare al loro fianco in ogni momento", ha commentato il portavoce militare Daniel Hagari. "Stiamo facendo il possibile per riportare gli ostaggi a casa: questo è il nostro obiettivo finale. I soldati stanno combattendo sul campo in questo stesso momento per raggiungere questo obiettivo", ha concluso.

Israele: "Aiuti a Gaza saranno aumentati"

"Gli sforzi umanitari a Gaza, guidati dall'Egitto e dagli Stati Uniti, saranno ampliati domenica". Lo ha detto il portavoce dell'Esercito israeliano, generale di brigata Daniel Hagari, aggiungendo che "gli abitanti di Gaza sono stati avvertiti per più di due settimane, attraverso diversi mezzi di comunicazione: devono stare lontani dagli avamposti appartenenti ad Hamas. Questo avvertimento oggi viene rilanciato: i civili nel nord di Gaza e nella città di Gaza dovrebbero temporaneamente spostarsi a sud in un luogo più sicuro, dove possono ottenere acqua, cibo e medicinali".

Quanti sono i morti e i feriti

Il bilancio delle vittime israeliane resta invariato, con 1.400 morti, tra cui 311 soldati, e 261 feriti.

Risulta più complicato invece fornire dati certi sulla situazione a Gaza: il ministero della Sanità dell'enclave palestinese, che è controllato da Hamas, riporta tra i 7mila e gli 8mila decessi e circa 19mila persone in cura negli ospedali.

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