"Decapitato un nostro soldato. L'ordine è di ucciderli". L'accusa di Kiev contro i russi

Secondo l'ufficio del procuratore generale di Kiev i soldati russi avrebbero decapitato un soldato ucraino nella regione orientale di Donetsk

"Decapitato un nostro soldato. L'ordine è di ucciderli". L'accusa di Kiev contro i russi
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Kiev ha accusato le truppe russe di aver "decapitato" un soldato ucraino nella regione orientale di Donetsk. "Mentre effettuava una ricognizione aerea in una delle posizioni di combattimento nella regione di Donetsk, l'esercito ucraino ha scoperto un veicolo blindato ucraino danneggiato. Conteneva la testa mozzata di un difensore ucraino", ha scritto sui social media l'ufficio del procuratore generale di Kiev, Andriy Kostin. In attesa di ulteriori conferme, l'indiscrezione lanciata da Kostin e dai media ucraini è già diventata virale.

L'accusa di Kiev sul soldato ucraino decapitato

La foto condivisa dallo stesso alto funzionario di Kiev raffigura un veicolo militare in panne con una presunta testa umana mozzata (coperta da censura) sopra il cofano. Siamo di fronte ad un crimine barbaro, l'ennesimo crimine di guerra da quando è scoppiata il conflitto, oppure ad un'indiscrezione difficile da confermare in un momento delicatissimo, con le forze del Cremlino che stanno premendo su più fronti e Volodymyr Zelensky che chiede ulteriore sostegno all'Occidente?

"Nuove prove terrificanti della politica criminale della Russia mirata allo sterminio degli ucraini: abbiamo ricevuto informazioni che i comandanti russi hanno ordinato di non prendere prigionieri i soldati ucraini ma di ucciderli con una crudeltà disumana, mediante decapitazione", ha scritto Kostin sul proprio profilo X.

"Questa terribile barbarie non deve avere posto nel 21esimo secolo. E questa è l’ennesima prova che i crimini di guerra commessi dall’aggressore non sono episodi isolati ma una strategia pianificata del regime russo. Questi ordini criminali furono impartiti al livello di comando del battaglione e della compagnia delle forze di occupazione. Non lasceremo che questi crimini restino impuniti. Invito l’intero mondo civilizzato a isolare lo Stato terrorista e assicurarlo alla giustizia", ha aggiunto ancora il procuratore generale ucraino.

L'ordine di Mosca

L'Ukrainska Pravda ha scritto che ieri l'esercito uraino avrebbe ricevuto informazioni secondo cui i rappresentanti di una delle unità delle forze di occupazione russe nel distretto di Volnovakha della regione di Donetsk avrebbero dato l'ordine ai loro subordinati di non catturare i militari delle forze armate dell'Ucraina e di decapitarli.

"Durante la ricognizione aerea in una delle posizioni di combattimento nella regione di Donetsk, i militari ucraini hanno scoperto un veicolo blindato danneggiato delle Forze di Difesa ucraine. Su di esso c'era la testa mozzata del difensore ucraino", ha fatto sapere il giornale, aggiungendo che nell'ambito delle indagini si stanno adottando tutte le misure necessarie per accertare le circostanze dell'incidente e che si sta verificando il coinvolgimento di specifici militari russi in questo crimine.

Nel caso in cui l'episodio citato da Kostin dovesse coincidere veramente con una

decapitazione intenzionale, si tratterebbe del secondo caso emerso nella guerra in Ucraina dopo quello ripreso da un video diffuso nell'aprile 2023 che mostrava la decapitazione in diretta di un prigioniero di guerra ucraino.

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