Le Idf irrompono nei campi profughi in Cisgiordania

I blitz hanno avuto inizio nella notte nel campo profughi di Tulkarem e al-Ein

Le Idf irrompono nei campi profughi in Cisgiordania
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Questa notte le Idf hanno fatto irruzione nei campi profughi occupati della Cisgiordania. Le forze israeliane avrebbero schierato dei cecchini nel campo profughi di Tulkarem e si starebbero scontrando con combattenti palestinesi nel campo profughi di al-Ein. Segnalati anche raid israeliani in altre parti dei territori occupati, tra cui: la città di Azzun, a est di Qalqilya e la città di Hizma, a nord della Gerusalemme est occupata.

Un uomo palestinese è stato ucciso in scontri con le truppe israeliane durante un raid nella città di Tulkarem. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che la vittima si chiama Fathi Saeed Awda Salem. Secondo i resoconti, sono scoppiati pesanti combattimenti quando le truppe israeliane sono entrate nel quartiere di al-Hadaida a Tulkarem durante la notte, usando bulldozer per distruggere strade, edifici e altre infrastrutture. Il raid israeliano ha provocato violenti scontri con i combattenti nel campo, e alcuni testimoni hanno riferito di enormi esplosioni. Le forze di sicurezza hanno arrestato durante la notte 18 persone e confiscato armi in tutta la Cisgiordania. Lo ha reso noto l'esercito israeliano, confermando che a Tulkarem le truppe hanno eliminato un terrorista in un combattimento ravvicinato e stanno continuando a operare per sventare attività terroristiche nella zona.

Secondo Wafa, all'alba i soldati hanno fatto irruzione nella città di Nablus e nel vicino campo profughi di Balata, nella Cisgiordania occupata, ferendo almeno tre palestinesi e arrestandone un quarto. L'agenzia ha identificato l'uomo arrestato come Kamal Abu Muslim. È stato prelevato da una casa nel quartiere di Tirawi. Un video pubblicato dai media palestinesi mostra l'uomo mentre viene caricato su un'ambulanza israeliana.

Negli ultimi mesi Israele sta intensificando le operazioni in Cisgiordania ove il capo del Comando centrale dell'Idf, il maggiore generale Avi Bluth, ha coniato il termine "il terrore incontra l'esercito, i civili vivono la routine", guidando la strategia per allontanare le minacce terroristiche dalle comunità e dalle strade. Le forze israeliane hanno identificato aree ad alto rischio nella regione e ha implementato misure ingegneristiche per allontanare i villaggi palestinesi e i potenziali terroristi dalle località israeliane.

Sono state stabilite posizioni in profondità nel territorio palestinese.

Così, dopo la lezione appresa dal 7 ottobre, gli insediamenti ebraici sono stati dotati di armi per garantire la prontezza in scenari estremi fino all'arrivo dell'esercito. Anche la barriera della Cisgiordania è stata rafforzata, con sezioni significative ricostruite e nuove tecnologie in fase di implementazione per supportare le forze in loco.

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