Decollare e atterrare in ogni tipo di condizione e situazione: la guerra in Ucraina ha riscritto le priorità dei velivoli da combattimento, riportandole ai tempi della Guerra Fredda. Oggi a quasi quarant'anni dal crollo del muro di Berlino, il warfare moderno deve fare nuovamente i conti con l'ipotesi che basi militari e centri di difesa vadano fuori uso nel giro di pochi secondi e che, dunque, possa essere necessario decollare perfino da una tangenziale.
Perché l'esercitazione dell'F-35 è di portata storica
Il video di un F-35 che atterra su una tangenziale finlandese, precisamente su un tratto della strada regionale 551 tra le città di Karttula e Tervo, nell'estremità meridionale del paese, sta facendo il giro del mondo negli ultimi giorni, non solo per l'insolita location dell'esercitazione, bensì per la pietra miliare che questa costituisce per le nazioni scandinave e per la Nato intera. Un'alternativa che allarga la proiezione delle forze aeree del Trattato Atlantico in caso di guerra: i jet da combattimento, infatti, sono vulnerabili a terra, quindi potendo utilizzare anche le autostrade, aumentano le possibilità di imporsi in guerra, oltre che di sopravvivenza.
Ma questa non è l'unica novità di questa settimana. Si tratta di piloti che si sono addestrati per condurre operazioni autostradali in Finlandia come parte dell'ultima iterazione dell'esercitazione annuale Baana Road Base, iniziata lunedì. I jet sono stati anche riforniti di carburante "hot pit" come parte dell'addestramento, che risulta molto più sicuro avendo un punto di infiammabilità molto alto (oltre a non congelare facilmente): inoltre, i loro motori sono rimasti accesi mentre caricavano carburante, un aspetto che riduce il tempo necessario per farli tornare in aria in seguito e riducendone la vulnerabilità, in condizioni dove manciate di secondi possono fare la differenza tra la vita e la morte. Senza dimenticare che il semplice spegnimento di aerei da combattimento complessi può aumentare le possibilità che abbiano problemi di manutenzione al riavvio.
Cosa è cambiato in ambito Nato
L'atterraggio dimostra i progressi nella capacità dell'Alleanza di svolgere operazioni secondo il concetto di "impiego di combattimento agile" dell'aeronautica militare statunitense e promuove una più stretta integrazione tra le forze alleate. "Il primo atterraggio riuscito del nostro F-35 di quinta generazione su un'autostrada in Europa è una testimonianza della crescente relazione e della stretta interoperabilità che abbiamo con i nostri alleati finlandesi", ha affermato il generale James Hecker , comandante delle Forze aeree statunitensi in Europa - Forze aeree in Africa. "L'opportunità di imparare dalle nostre controparti finlandesi migliora la nostra capacità di schierare e impiegare rapidamente la potenza aerea da posizioni non convenzionali e riflette la prontezza collettiva e l'agilità delle nostre forze".
L'adesione di Helsinki alla Nato lo scorso anno ha offerto agli aviatori statunitensi importanti opportunità di imparare dalle controparti finlandesi. Tra le attività più recenti, l'aeronautica militare finlandese è stata tra le nove forze aeree nazionali a partecipare all'esercitazione di superiorità aerea 1 contro 1 tenutasi a giugno a Ramstein. Durante quell'evento, aerei da caccia e piloti delle nove nazioni hanno partecipato a una serie di simulazioni di combattimento aereo.
Perché questo modello è il futuro
Le ragioni tecniche di questa alternativa sono molteplici: secondo gli analisti, dalle foto e dai video pubblicati, non sembra che siano state prese misure speciali per consentire agli F-35A norvegesi di decollare e atterrare dalla Regional Road 551. I Fighter norvegesi sono gli unici in servizio oggi ad avere un paracadute di trascinamento. Questa caratteristica, che dovrebbe essere incorporata anche nei futuri F-35A finlandesi e canadesi , è lì per aiutare i jet ad atterrare in sicurezza in cattive condizioni meteorologiche invernali. Consente inoltre una minore usura dei sistemi frenanti. Questa potrebbe essere una capacità rilevante anche per le operazioni su strada e su altri campi corti.
Ma è soprattutto alla Cina che queste nuove tattiche guardano: la Difesa Usa teme che, qualora scoppiasse una guerra con un avversario che vanta armi stand-off, (ovvero con capacità di ingaggiare il bersaglio al di fuori della distanza in cui è probabile che i difensori ingaggino l'attaccante), il suo esercito potrebbe colpire grandi basi americane in posti come il Giappone e Guam con sbarramenti missilistici o altri attacchi.
Se l'Air Force operasse solo da quelle basi, una serie di attacchi cinesi potrebbe potenzialmente devastare la sua capacità di lanciare aerei. Ecco perché tornano utili quelli che vengono definiti modelli "hub and spoke", utilizzando una serie di basi più piccole ma meno centralizzate.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.