L'Onu critica la preannunciata operazione militare di Israele sulla Striscia di Gaza. "L'assedio totale di Israele alla Striscia di Gaza è vietato dal diritto internazionale", ha commentato l'Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite Volker Turk. "L'imposizione di assedi che mettono in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è vietata dal diritto internazionale umanitario", ha spiegato il funzionario dell'organizzazione in un comunicato. "Ogni restrizione di movimenti di persone e beni per mettere in pratica un assedio deve essere giustificato da necessità militari, altrimenti corrisponde ad una punizione collettiva", ha continuato il commissario.
L'agenzia per i diritti umani dell'Onu ha precisato in un messaggio pubblicato su X che l'intervento di Turk è "un appello urgente a tutti gli Stati con influenza affinché adottino misure per disinnescare la situazione della polveriera che causa perdite di vite umane e sofferenze incalcolabili", per ricordare che "il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale dei diritti umani devono essere rispettati".
La reazione delle Nazioni Unite arriva dopo l'invito del capo dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ad "agire immediatamente" per frenare quella che lui chiama "aggressione israeliana" contro i palestinesi. Il presidente palestinese ha avuto ieri una telefonata col segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, a cui ha fatto presente il rischio di una crisi umanitaria fuori controllo a Gaza. Guterres ieri ha condannato il brutale assalto dei miliziani palestinesi e ha invitato l'organizzazione a rilasciare i 150 ostaggi sequestrati da Hamas.
Nell'area a sud di Israele, dove presto le forze armate di Tel Aviv lanceranno una vasta incursione di terra definita "assedio totale" dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, ci sono 187mila sfollati, secondo i dati rilasciati dall'ufficio di coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite. "Il numero di sfollati è aumentato in modo significativo nella Striscia di Gaza, la maggior parte si sta rifugiando nelle scuole dell'Unrwa", ha evidenziato un portavoce dell'Ocha, Jens Laerke, in una conferenza stampa oggi a Ginevra.
Intanto l'Organizzazione mondiale della Salute (Oms) ha chiesto l'apertura di un corridoio umanitario che colleghi la Striscia di Gaza sia da dentro che da fuori. L'esercito israeliano, attraverso un portavoce, ha fatto sapere che sarà ancora possibile per poco evacuare passando dal valico di Rafah che porta in Egitto.
"L'Oms chiede la fine della violenza. È necessario un corridoio umanitario per raggiungere le persone con forniture mediche essenziali", ha detto il portavoce dell'Oms Tarik Jasarevic in una conferenza stampa a Ginevra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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