"La Russia prevede di costruire un esercito di 2 milioni di persone attraverso ondate consecutive di mobilitazione". È questo l’ultimo allarme lanciato dall’intelligence della difesa ucraina (Gur) in base alla portata della mobilitazione in corso nel territorio russo. Nel frattempo, secondo quanto riportato dall’intelligence britannica, Mosca starebbe impiegando il lavoro dei detenuti in carcere per aumentare la produzione di armi, cruciale per il proseguimento delle operazioni militari in Ucraina.
L’allarme di Kiev
Stando alle previsioni di Kiev, nel primo reclutamento sarebbero state arruolate 300 mila persone. Il Gur non esclude che il Cremlino possa annunciare un’altra mobilitazione nei prossimi giorni, ritenendo che questa volta altri 500 mila russi potrebbero unirsi alle forze armate.
L’entità di queste misure, inoltre, indicherebbe i piani della Russia di creare un esercito di circa due milioni di persone rispetto all’iniziale obiettivo di 1,5 milioni di soldati.
Nel Paese sarebbero addirittura già in corso iniziative di mobilitazione, compresi emendamenti legislativi e la preparazione di centri educativi. Lo stesso Gur ha ricordato che il servizio di sicurezza federale (FSB) russo ha vietato a tutti i potenziali coscritti – apparentemente la maggioranza degli uomini in età di leva – di lasciare il Paese a partire dal 9 gennaio.
Alla maggior parte degli uomini in età di leva in precedenza era stato permesso di lasciare la Russia, ma a coloro che avevano ricevuto una convocazione da un ufficio di arruolamento militare o stavano per riceverne una era stato vietato di andarsene.
"Mobilitazione ancora in corso"
Il 21 settembre Putin ha annunciato una "mobilitazione parziale" di 300 mila coscritti per la guerra contro l'Ucraina. Il 28 ottobre, il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha affermato che la Russia era riuscita a mobilitare 300 mila persone con un'età media di 35 anni.
Il 31 ottobre il presidente russo ha fatto sapere che la mobilitazione era terminata, pur senza firmare alcun decreto per terminarla in via ufficiale. A dicembre lo stesso Putin ha negato che Mosca stesse pianificando un’ulteriore mobilitazione, ma il Kyiv Independent sostiene invece che il Cremlino starebbe continuando il reclutamento di nascosto.
"L'intelligence militare dell'Ucraina non esclude che la leadership russa annuncerà la prossima ondata di mobilitazione nei prossimi giorni. 500 mila russi arriveranno dalla Federazione Russa, e questo permetterà al Paese terrorista di creare riserve strategiche", ha scritto in un post su Facebook l'intelligence del Ministero della difesa dell'Ucraina.
"I preparativi per l'annuncio della prossima ondata di mobilitazione sono già attivi in Russia. A livello legislativo si apportano modifiche alle leggi della Federazione Russa che regolano la mobilitazione. C'è anche una preparazione attiva dei centri educativi", ha aggiunto Kiev.
Mosca a caccia di uomini?
Un’altra intelligence, come detto, ha analizzato nel dettaglio i movimenti della Russia. "È molto probabile che il settore manifatturiero della difesa russo ricorra all'utilizzo di manodopera carceraria nel tentativo di soddisfare le richieste di produzione in tempo di guerra. Nel novembre 2022, Uralvagonzavod (UVZ), il più grande produttore di carri armati della Russia, ha dichiarato ai media locali che avrebbe impiegato 250 detenuti dopo aver incontrato il Servizio penale federale (FSIN)", ha fatto sapere nel suo aggiornamento quotidiano l’intelligence britannica.
Esiste, ricordano ancora gli 007 del Regno Unito,"una lunga tradizione di lavoro carcerario in Russia, ma dal 2017 è stato reintrodotto il lavoro forzato come punizione penale specifica". Il servizio penale della Federazione ha la gestione di una popolazione carceraria fra le più grandi del mondo, contando oltre 400 mila detenuti, ma "è stato spesso accusato di estrema brutalità e corruzione".
In mancanza di volontari, spiega ancora l'analisi, "il lavoro dei
detenuti sarà particolarmente richiesto dai produttori di armi relativamente a bassa tecnologia come UVZ, che sono quasi certamente sotto intensa pressione da Mosca per aumentare la loro produzione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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