
Il Mar Baltico sembra configurarsi come un punto principale per la sicurezza europea. Gli eventi recenti, in particolare i danni provocati ai cavi sottomarini che collegano Estonia e Finlandia, hanno evidenziato la vulnerabilità delle infrastrutture critiche in questa regione strategica. In risposta a tali minacce, l'Allied Command Operations (ACO), responsabile della pianificazione e dell'esecuzione delle operazioni Nato, ha avviato un'operazione strategica nell’area, denominata Baltic Sentry. Questa iniziativa è concepita per prevenire tentativi di danneggiare infrastrutture sottomarine vitali da parte di attori sia statali che non statali. Non si tratta di un’azione isolata; Baltic Sentry è la manifestazione di un approccio coordinato tra gli alleati, destinato a rafforzare la deterrenza e la sicurezza collettiva nella regione.
L'operazione, che si svolge in un contesto multi-dominio, è una risposta diretta ai danni subiti il 25 dicembre e segue una significativa dichiarazione di solidarietà da parte degli Alleati nei confronti di Estonia e Finlandia il 30 dicembre. Inoltre, il vertice dei membri Nato del Baltico tenutosi a Helsinki ha sottolineato l'importanza di un approccio congiunto alla sicurezza nella regione, evidenziando quanto sia importante la cooperazione tra le nazioni per affrontare in modo efficace le sfide emergenti. Tali sforzi non solo mirano a proteggere le infrastrutture strategiche, ma anche a mantenere la stabilità geopolitica nell'area, un obiettivo che si rivela sempre più delicato nel contesto attuale.
Obiettivi e pianificazione dell'Operazione
Il generale statunitense Christopher G. Cavoli, Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa, ha chiarito che l'operazione Baltic Sentry si propone di fornire una deterrenza mirata nel Baltico e di contrastare atti destabilizzanti. A tal fine, il Comando delle Forze congiunte alleate di Brunssum (JFCBS) è alla guida dell'operazione, coordinando le attività delle forze alleate. In questo contesto, il Comando Marittimo Alleato (MARCOM) riveste un ruolo centrale nel dominio marittimo, mentre il Centro marittimo della Nato per la Sicurezza delle Infrastrutture Critiche Sottomarine (NMCSCUI) assiste l'ACO e gli Alleati nella protezione delle infrastrutture sottostanti, contribuendo così a creare un quadro di sicurezza più robusto.
Presenza e vigilanza delle Forze Nato e dei Marines Usa
Nonostante Baltic Sentry sia una nuova iniziativa, la presenza delle forze Nato nel Mar Baltico è costante e consolidata. Le pattuglie regolari e le esercitazioni congiunte sono finalizzate a migliorare la prontezza operativa, e comprendono l'impiego di navi da guerra, sottomarini e aerei alleati. Tali forze, supportate da tecnologie avanzate di sorveglianza marittima, sono impegnate nel monitoraggio delle acque di questa regione e oltre. Inoltre, i Marines forniscono capacità di sorveglianza e partecipano a missioni congiunte con le Forze di Difesa finlandesi, contribuendo così a rafforzare la sicurezza complessiva nell'area.
A partire dal 1° marzo 2025, il 2° Battaglione di Ricognizione della 2° Divisione dei Marine degli Stati Uniti ha intrapreso, infatti, un’operazione specificamente mirata all'osservazione di navi di interesse strategico nel sud della Finlandia. Questa operazione, parte integrante dell'iniziativa Baltic Sentry, rappresenta un'importante attività di vigilanza potenziata proprio per il Mar Baltico. L'obiettivo primario di tale missione è salvaguardare le infrastrutture critiche, garantendo così la sicurezza marittima in una geopolitica in continua evoluzione.
Il ruolo dei Marines
In questo quadro complesso, il contributo dei Marines si rivela particolarmente significativo. Essi si affermano, infatti, come attori chiave grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia, come i Sistemi Aerei senza Pilota (sUAS), e a capacità operative specifiche per contesti espedizionari. Questi strumenti avanzati non solo migliorano la sorveglianza e ottimizzano lo scambio di informazioni, ma amplificano anche la consapevolezza marittima tra le forze alleate. L’esperienza dei militari americani nell’operare in ambienti costieri, unita a competenze operative specialistiche, li rende partner ideali per questa iniziativa, contribuendo a elevare il livello di vigilanza e reattività nella regione.
Collaborazione Usa con le Forze di difesa fiinlandesi
Un aspetto essenziale che sostiene l'efficacia di Baltic Sentry è la sinergia tra i Marines e le Forze di Difesa finlandesi. Questo impegno congiunto segna un momento significativo nella cooperazione strategica tra i due corpi militari, risultato dell’entrata in vigore, nel settembre 2024, dell'accordo di cooperazione difensiva tra gli Stati Uniti e la Finlandia. Tale collaborazione non solo facilita la condivisione delle migliori pratiche, ma svolge anche un ruolo importante nel creare un quadro operativo che consenta agli alleati europei di ampliare i propri contributi e rafforzare le proprie capacità all'interno della Nato. Attraverso questo approccio coordinato, si affrontano in maniera più incisiva le sfide di sicurezza emergenti, rendendo le operazioni più efficaci e integrate.
Un impegno a lungo termine
Guardando al futuro, il Corpo dei Marines degli Stati Uniti dimostra un forte impegno nel costruire e mantenere una relazione duratura e collaborativa con la Finlandia e la Nato. Attraverso il loro attivo coinvolgimento, gli Stati Uniti non solo contribuiscono agli sforzi di sicurezza collettiva nella regione del Baltico, ma promuovono anche una cooperazione strategica più solida tra le forze alleate. Questa iniziativa, pertanto, non rappresenta solo un passo fondamentale verso una sicurezza marittima rafforzata, ma si traduce in un impegno condiviso per garantire una protezione efficace delle infrastrutture critiche.
Espansione della Missione
In quest’ottica, la missione Baltic Sentry sembra destinata ad espandersi, accogliendo nuovi membri da al di fuori della regione del Baltico. Questo è stato confermato dal Ministro della Difesa polacco, Władysław Kosiniak-Kamysz, il quale ha sottolineato che l'obiettivo principale è migliorare la protezione delle infrastrutture critiche, salvaguardando beni essenziali sottomarini, che sono vitali per la sicurezza e l'economia della zona.
Monitoraggio e risposta alle minacce
Tra le preoccupazioni emerse, invece, vi è l'uso della cosiddetta "flotta ombra", che, al momento, sembra rappresentare una minaccia significativa per la sicurezza marittima e ambientale. Gli Alleati hanno manifestato l'intenzione di adottare misure robuste per affrontare queste sfide, mirando a garantire una sorveglianza attiva e reattiva. In particolare, la Royal Air Force del Regno Unito sta utilizzando aerei di pattugliamento marittimo P-8 Poseidon per monitorare le infrastrutture sottomarine e le attività della flotta russa, affiancando queste operazioni con l'attivazione dell'Operazione Nordic Warden, che è mirata a contrastare le operazioni marittime clandestine.
Collaborazione tra Nato e UE
Infine, i leader dei Paesi coinvolti hanno emesso una dichiarazione congiunta durante il vertice di Helsinki, evidenziando la loro determinazione a condannare atti di sabotaggio e a garantire una risposta robusta a qualsiasi attacco contro le infrastrutture vitali. Quest’ultimi hanno infatti sottolineato l'importanza di un approccio coordinato, che includa la cooperazione tra Nato e Unione Europea, per rafforzare la sicurezza marittima e l'integrità delle infrastrutture sottomarine.
Tale impegno congiunto mira a rappresentare un passo fondamentale verso la creazione di un ambiente di sicurezza più stabile e resiliente nella regione del Baltico, in uno scenario internazionale attualmente caratterizzato da tensioni ed equilibri sempre più complessi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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