Presto il confine nord dell’Alleanza atlantica sarà rinforzato. Venerdì 14 giugno il ministro della Difesa di Helsinki Antti Hakkanen ha annunciato che la Finlandia ospiterà un nuovo centro di comando della Nato, che avrà il compito di gestire le operazioni belliche terrestri in Scandinavia e nelle regioni settentrionali dell’Europa.
“Sono lieto di affermare che oggi tutti gli Stati membri dell’alleanza hanno dato il loro consenso politico agli obiettivi chiave della Finlandia nella sua integrazione nella Nato”, ha dichiarato il ministro. “La Finlandia ospiterà un comando della Nato e vi sarà una presenza di forze terrestri”. Hakkanen non ha rivelato l’esatta ubicazione della nuova struttura o il numero di truppe del blocco a guida Usa che saranno schierate nel Paese, spiegando che le pianificazioni dettagliate sono ancora in corso. “Queste decisioni rafforzano la sicurezza della Finlandia e, allo stesso tempo, la sicurezza dell'Europa settentrionale, a tutto vantaggio della sicurezza dell'intera alleanza”, ha concluso il ministro.
Grazie a questa decisione, tutte le nazioni nordiche finiranno sotto l’ombrello del Joint Force Command Norfolk, con sede negli Stati Uniti e orientato alla difesa del Nord-Atlantico. Attualmente, Finlandia e Svezia ricadono sotto il comando di Brunssum, situato in Olanda e il cui focus è il fronte orientale. Al di là di una semplice riorganizzazione delle giurisdizioni, però, la mossa dell’Alleanza è anche un passo in avanti verso la preparazione ad un’eventuale guerra con la Russia. La divisione in due blocchi del confine tra la Federazione e l’Occidente, lungo ben 2.600 chilometri, implica la separazione in due possibili teatri di conflitto che necessiterebbero di quantità di uomini, mezzi e rifornimenti differenti. Essa inoltre semplifica la gestione di potenziali campagne offensive o difensive, soprattutto a livello logistico.
Per quanto riguarda l’arrivo di nuove forze Nato ai confini della Russia, esso susciterà le ire del Cremlino che, probabilmente, ordinerà di dislocare altre unità nel distretto militare di Leningrado, creato in risposta all’ingresso del Paese scandinavo nell’Alleanza atlantica e dove già a dicembre Putin aveva ordinato di schierare uomini e mezzi.
In quell’occasione lo zar aveva dichiarato che tutte le dispute con la Finlandia, comprese quelle di natura territoriale, erano state risolte nel 20esimo secolo, ma che ve ne sarebbero state di nuove “perché hanno trascinato la Finlandia nella Nato”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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