La previsione di Crosetto: "Coi tank russi a Kiev Terza guerra mondiale"

Secondo il ministro della Difesa Guido Crosetto la Terza guerra mondiale inizierebbe nel momento in cui i carri armati russi arrivassero a Kiev, e quindi ai confini dell'Europa

La previsione di Crosetto: "Coi tank russi a Kiev Terza guerra mondiale"

Se i carri armati russi dovessero arrivare a Kiev scoppierebbe la Terza guerra mondiale. È questa la cupa previsione fatta da Guido Crosetto chiudendo i lavori del convegno tenuto a Roma sul tema Prospettive europee per una Difesa comune. In una giornata intensissima, tra l'altro, il ministro della Difesa italiana ha incontrato a Villa Madama il suo omologo francese Sebastien Lecornu. I due hanno parlato di Ucraina, ribadendo l'impegno comune nel sostenere Volodymyr Zelensky ed evidenziando, ancora una volta, che l'obiettivo principale è sempre il raggiungimento di una pace giusta.

Lo spettro della Terza guerra mondiale

L'incubo che tiene in apprensione il mondo intero è che la guerra in Ucraina possa, da un momento all'altro, espandersi fino a coinvolgere in maniera diretta molti altri Paesi. A detta di Crosetto la Terza guerra mondiale "inizierebbe nel momento in cui i carri armati russi arrivassero a Kiev, e quindi ai confini dell'Europa". "Fare in modo che non sia così è l'unico modo per fermare la Terza Guerra Mondiale", ha aggiunto il ministro.

Crosetto ha poi sottolineato che chi dice il contrario "non conosce la storia, il punto limite che molti Paesi della Nato non possono vedere superato". Parlando della Russia, inoltre, il ministro è stato chiaro: "Nessuno ce l'ha con i russi, con il popolo russo, dovremmo cambiare il linguaggio. Esiste una coalizione internazionale che sta aiutando un Paese aggredito" e c'è un diritto internazionale da rispettare.

L'Europa "ha acquisito la convinzione di doversi muovere all'unisono. Mi auguro e spero - ha sottolineato il titolare della Difesa - che qualcuno si prenda carico di essere la leadership. C'è un'Europa diversa, e i prossimi mesi ci diranno se può diventare qualcosa".

Rischi da evitare

Bisogna fare in modo, ha proseguito Crosetto, di "evitare una escalation" della guerra in Ucraina che porti poi ad un ulteriore allargarmento del conflitto. Il ministro ha sostenuto la necessità di insistere su questo obiettivo che deve vedere coinvolti più attori.

Per quanto riguarda il percorso per arrivare a una Difesa comune europea, questo "non può essere unico per tutti, qualcuno ci arriverà prima" con le proprie capacità di impresa e politica e militare, "qualcuno dovrà prendersi per primo lo zaino sulle spalle e affrontare sentieri inesplorati. E farlo subito".

L'incontro con Lecornu

Crosetto ha ricevuto l'omologo francese Sebastien Lecornu. Dall'incontro è emersa la conferma della sintonia e del comune impegno nel sostegno all'Ucraina e per la difesa del fianco est della Nato. In una nota del Ministero della Difesa, si legge che Italia e Francia riconoscono la vitale importanza del Mediterraneo per la sicurezza e gli interessi comuni.

I due ministri hanno poi approfondito ulteriori tematiche di interesse, quali la sicurezza del fianco sud dell'Alleanza, l'impegno dell'Europa in Africa, il rafforzamento della Difesa europea e della collaborazione tra le rispettive Forze Armate. "È importante che Italia e Francia e che le Forze Armate dei nostri Paesi, cooperino progettando quella che sarà la nostra sicurezza del futuro" ha detto il ministro Crosetto.

Il ministro Lecornu ha dichiarato che i rapporti nel settore della Difesa fra Francia e Italia sono solidi. "Abbiamo avuto uno dei nostri scambi regolari, iniziati in occasione di una bilaterale a Tolone pochi giorni dopo la sua nomina.

Con lo stesso spirito costruttivo abbiamo riaffermato la nostra volontà di portare avanti la nostra agenda di sostegno militare all'Ucraina, di proteggere il Mediterraneo dalle nuove minacce e dì studiare l'accrescimento delle capacità di produzione comuni per quanto riguarda la difesa terra-aria", ha infine chiarito Lecornu.

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