"Voglio dire a coloro che tengono i nostri ostaggi: chiunque osi fare del male ai nostri ostaggi, ne avrà la responsabilità. Vi inseguiremo e vi cattureremo", così Benjamin Netanyahu ha puntato il dito contro Hamas mentre assieme al Ministro della Difesa, Israel Katz, il Capo di Stato Maggiore, Herzi Halevi, e il Capo dello Shin Bet, Ronen Bar, ha visitato il famigerato Corridoio Netzerarim nel centro della Striscia di Gaza.
"Risultati eccellenti" nella Striscia
Visitando la Striscia, il premier israeliano ha giurato che Hamas non governerà più la Striscia. Secondo Netanyahu le Idf a Gaza hanno "raggiunto risultati eccellenti verso il nostro importante obiettivo: che Hamas non governi a Gaza. Stiamo distruggendo le sue capacità militari in modo molto impressionante e stiamo passando alle sue capacità di governo... Hamas non sarà più a Gaza". Il primo ministro ha affermato che Israele sta anche facendo tutto il possibile per riportare a casa i suoi ostaggi: "Non molleremo. Continueremo a farlo finché non raggiungeremo tutti, sia i vivi che i morti". La visita è servita anche per ribadire che la sua offerta di fornire 5 milioni di dollari a chiunque a Gaza consegni un ostaggio a Israele, oltre al salvacondotto per se stessi e le loro famiglie: "La scelta è nelle vostre mani, ma il risultato sarà lo stesso. Riporteremo tutti a casa".
Gli elogi alle forze sul campo
Il comandante della 99a divisione, il generale di brigata Yoav Brunner, e il capo del comando meridionale delle IDF, il generale di divisione Yaron Finkelman, hanno fornito una panoramica da uno dei punti di osservazione del corridoio. Netanyahu e Katz hanno conversato anche con i comandanti delle brigate di riserva sulle coste di Gaza, discutendo dei successi militari e delle sfide in combattimento. Netanyahu ha espresso gratitudine per la perseveranza e la professionalità dei comandanti e dei soldati nell'eliminare le capacità militari di Hamas. Netanyahu ha espresso il suo apprezzamento per la determinazione e la professionalità dei comandanti e dei combattenti sul campo, nonché per i risultati ottenuti nell'eliminazione della forza militare di Hamas.
Riconoscendo i sacrifici dei soldati israeliani e delle loro famiglie, Netanyahu ha elogiato la resilienza e la dedizione dei riservisti. "I nostri soldati e comandanti stanno svolgendo un lavoro eccezionale. Rendo omaggio ai nostri riservisti e alle loro famiglie per il loro incrollabile supporto", ha affermato. "Il popolo di Israele è unito dietro di voi".
Il giallo sul mandato del team negoziale
Prosegue il pressing sul governo da parte dei familiari degli ostaggi e dall'opposizione: proseguono in Israele, anche se in ordine sparso, diverse manifestazioni di dissenso che chiedono le dimissioni del premier e nuove elezioni. L'ufficio del primo ministro israeliano ha smentito la notizia secondo la quale Netanyahu si sarebbe rifiutato di ampliare il mandato del team negoziale impegnato nella ricerca di un accordo con Hamas per una tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi. "Un'altra falsa e faziosa fuga di notizie da un incontro di sicurezza sensibile, volta a sottomettere Israele ai dettami di resa posti da Hamas. Non è così che si tengono i negoziati, e non è così che si liberano gli ostaggi", si legge nel comunicato.
Secondo Yedioth Ahronoth, Netanyahu insieme al ministro della Difesa Israel Katz, ha respinto le proposte del team negoziale, incluso il capo del Mossad David Barnea, di ampliare i parametri di Israele, nonostante il loro avvertimento che senza tale mossa non è possibile raggiungere alcun accordo.
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