Zelensky presenta il "piano della vittoria": ci sono i missili a lungo raggio. Mosca: "Non parteciperemo ad alcun vertice"

Dopo averne parlato ripetutamente per mesi, senza far trapelare alcun dettaglio, il presidente ucraino svela alcuni aspetti della sua road map per arrivare alla vittoria su Mosca

Zelensky presenta il "piano della vittoria": ci sono i missili a lungo raggio. Mosca: "Non parteciperemo ad alcun vertice"
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Finalmente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha svelato parte dei contenuti del suo "piano di vittoria" che presenterà al presidente Usa, Joe Biden. All'interno della sua road map che non prevede alcuna soluzione che implichi un attacco all'integrità terriotoriale o alla sovranità di Kiev, è contenuta la questione della capacità di attacco a lungo raggio e altre armi che Kiev richiede da tempo.

Il piano di Zelensky per Biden&Co

Il Regno Unito ha mostrato un'apertura in questa direzione, dicendosi disposto a consentire all'Ucraina di utilizzare i missili da crociera Storm Shadow. Ma la Casa Bianca rimane scettica e il primo ministro britannico, Keir Starmer, non è riuscito convincere il presidente americano incontrato a Washington la scorsa settimana.

Il piano, nella descrizione che ne ha fornito Zelensky in un briefing con i giornalisti, servirà come base per qualsiasi futura negoziazione con la Russia. "Questo sarà l'inizio e la base per parlare in qualsiasi formato con la Russia", ha detto Zelensky. Il presidente ucraino ha dichiarato che presenterà il piano a Biden e alla vicepresidente Kamala Harris ma, come ha anticipato in passato, cercherà anche il dialogo con l'ex presidente e candidato del Gop Donald Trump che sull'Ucraina ha mostrato più volte di avere un orientamento diametralmente opposto a quello dei dem e di alcune componenti liberali del suo partito.

Le armi a lungo raggio

Zelensky è tornato poi sull'annoso tema della riluttanza degli Stati Uniti a permettere all'Ucraina di usare le armi occidentali per colpire in profondità la Russia: a suo dire, questo temporeggiamento deriva dal timore di un'escalation da parte di Mosca, in quanto potenza nucleare globale. "Credo che oggi Biden stia ricevendo informazioni dal suo entourage sul fatto che potrebbe esserci un'escalation. Ma, e questo è importante, non tutti intorno a lui la pensano così. E questo è già un risultato che non tutto il suo entourage la pensa così", ha detto il presidente ucraino. "Ma più i partner occidentali aspetteranno a consentire l'uso dei missili a lungo raggio, più il loro valore tattico diventerà obsoleto", ha avvertito.

Il presidente domenica visiterà una fabbrica della Pennsylvania che produce munizioni a Scranton, dando il via a un'intensa settimana negli Stati Uniti per sostenere l'Ucraina nella guerra. Lo stabilimento di Scranton è uno dei pochi impianti Usa a produrre proiettili d'artiglieria da 155 mm. Questi vengono utilizzati nei sistemi di obici, cannoni trainati con lunghe canne che possono sparare a varie angolazioni.

Zelensky pronto a un nuovo summit: Mosca dice no

Zelensky ha poi ribadito come il suo piano per la vittoria prevede passi veloci e concreti da parte dei nostri partner strategici, in un periodo tra qui e la fine di dicembre. Queste tempistiche potrebbero permettere a Biden di prendere delle decisioni importanti per l'Ucraina prima della fine del suo mandato presidenziale a gennaio. Il presidente ucraino ha poi ricordato l'appuntamento per un secondo summit per la pace - dopo il primo che si è svolto lo scorso giugno in Svizzera senza la Russia - al quale dovrebbe partecipare questa volta anche Mosca.

Ma è proprio su questo punto che la Federazione ha già espresso il suo niet. La portavoce Maria Zakharova ha, infatti, reagito negativamente alla dichiarazione del presidente Zelensky sull'organizzazione di un secondo vertice. "Il cosiddetto secondo vertice persegue lo stesso obiettivo: far passare la 'formula Zelensky' assolutamente impraticabile come unica base per risolvere il conflitto" e "presentare alla Russia un ultimatum alla resa, ha ribadito Zakharova a Interfax.

La Russia non parteciperà a tali vertici, ha aggiunto, ma la Russia non rifiuta una soluzione politica e diplomatica della crisi, essendo pronta a discutere proposte "davvero serie" che tengano conto della situazione sul terreno, delle realtà geopolitiche emergenti e della corrispondente iniziativa formulata dal presidente Vladimir Putin.

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