"Serviranno operazioni sul terreno". Macron insiste sulle truppe Nato in Ucraina

Il presidente francese ha affermato che Parigi ha la possibilità di mandare soldati nel Paese invaso dalla Russia e che sarebbe sbagliato escludere questa ipotesi. La Nato rimane compatta in oppsizione

"Serviranno operazioni sul terreno". Macron insiste sulle truppe Nato in Ucraina
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Il presidente francese Emmanuel Macron è tornato a parlare dell’invio di truppe Nato in Ucraina. In un’intervista a Le Parisien, l’inquilino dell’Eliseo ha dichiarato che “forse ad un certo punto, non lo voglio e non prenderò io l'iniziativa, sarà necessario effettuare operazioni sul terreno, qualunque esse siano, per contrastare le forze russe”.

"Il nostro dovere è prepararci a tutti gli scenari, confida. Sarebbe un errore, una colpa, non farlo. Sono anche convinto che in alcuni di questi scenari, ognuno, chi può, con il proprio modello, si assumerebbe le proprie responsabilità", ha aggiunto. “La forza della Francia è che possiamo farlo”. Macron ha per la prima volta la possibilità della presenza di truppe occidentali sul suolo del Paese invaso a fine febbraio, sottolineando il fatto che gli alleati del blocco Nato-Ue dovrebbero “fare di più” a sostegno di Kiev. Le sue dichiarazioni, però, hanno generato confusione e contrasti tra gli alleati di Parigi, uniti in un’opposizione quasi unanime a questa possibilità.

In particolare, la Germania è la nazione che ha dimostrato più cautela a qualunque ipotesi di intervento. “Non c'è mai stato alcun disaccordo tra me e il cancelliere. Abbiamo opinioni molto simili sugli obiettivi e sulla situazione. È il modo in cui li traduciamo che è diverso”, ha specificato Macron. “La Germania ha una cultura strategica di grande cautela, di non intervento, e si tiene lontana dall'energia nucleare. Questo è un modello molto diverso da quello della Francia, che ha armi nucleari e ha mantenuto e rafforzato un esercito professionale”. L’inquilino dell’Eliseo ha anche sottolineato come Parigi spenda molto più di Berlino per la difesa, il che le permette uno spazio di manovra più ampio. "Non dobbiamo lasciarci intimidire, non siamo di fronte a una grande potenza”, ha poi dichiarato Macron. “La Russia è una media potenza con armi nucleari, ma il suo Pil è molto inferiore a quello degli europei, inferiore a quello della Germania o della Francia".

Tra gli alleati del Patto atlantico, l’unica ad aver aperto alla possibilità di invio di truppe in Ucraina è stata la Polonia, rimandandola ad un momento imprecisato del futuro.

Personale della Nato è comunque già presente nel Paese invaso in ruoli non combattenti, nelle vesti di consulenti militari, supporto per le forze di Kiev nell’utilizzo di equipaggiamenti occidentali e agenti dell’intelligence incaricati di aiutare i servizi dell’Sbu a raccogliere e analizzare documenti segreti di Mosca.

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