Il rischio di una Terza guerra mondiale, l'ipotesi dell'utilizzo delle armi nucleari da parte della Russia e il futuro dell'Ucraina. Dmitry Medvedev è tornato a sventolare gli incubi dell'Occidente nel corso di una conferenza a Mosca, durante il suo discorso ai partecipanti al programma "Znanie" (Conoscenza). Le parole dell'ex presidente russo, non nuovo a minacce da quando è scoppiato il conflitto ucraino, si aggiungono a quelle rilasciate Vladimir Yermakov, capo della non proliferazione nucleare del ministero degli Esteri del Cremlino, secondo cui le possibilità di uno scontro militare diretto tra le due potenze nucleari, Russia e Stati Uniti, sarebbero in costante aumento.
Le parole di Medvedev
Bluff o minacce reali? Interpretare le affermazioni di Medvedev è diventata un'impresa complessa. Anche perché, dallo scorso 24 febbraio ad oggi, il delfino di Vladimir Putin ha più volte fatto ricorso allo stesso stratagemma comunicativo: allertare il mondo intero con lo spauracchio nucleare, forse nella speranza che il blocco occidentale, spaventato da queste minacce, smetta di aiutare militarmente l'Ucraina.
Direttamente da Mosca, questa volta il vice capo del Consiglio di Sicurezza russo ha dichiarato che tutti i Paesi devono "lavorare per assicurare che non si materializzi la minaccia di una Terza guerra mondiale". "Non so quale potrebbe essere il grilletto" che farebbe scattare un conflitto mondiale, ma "ad un certo punto potrebbe succedere", ha aggiunto Medvedev.
La Russia e le armi nucleari
Medvedev ha quindi parlato nello specifico dell'eventualità che la Russia possa fare ricorso alle armi nucleari, a detta sua un'ipotesi che i nemici di Mosca non dovrebbero sottovalutare. "Gli avversari della Russia non sottovalutino la possibilità che Mosca usi le armi nucleari, la nostra mano non esiterà" nel caso in cui l'esistenza del Paese venisse minacciata, ha minacciato l'alto funzionario del Cremlino.
L'ex capo di Stato russo ha definito le armi nucleari di "vitale importanza" per l'esistenza della Russia come "principale Stato nel mondo". "Le armi nucleari sono essenziali per preservare la Russia - ha detto - Si possono avere atteggiamenti diversi nei confronti delle armi nucleari e delle armi in generale, ma bisogna capire che nel mondo moderno in cui viviamo le armi nucleari per noi hanno il valore che ha uno Stato".
La Russia, ha avvertito l'ex presidente, "potrebbe usare per prima le armi nucleari se fosse aggredita e se la sua esistenza venisse minacciata", avvertendo che "potrebbero essere usate prima che si compia un attacco contro il territorio russo: è essenzialmente per questo che abbiamo queste armi".
Il futuro dell'Ucraina e le elezioni negli Usa
Il delfino di Putin ha poi parlato nello specifico anche dell'Ucraina, sottolineando che la spartizione di Kiev tra la Polonia e altri Paesi è meglio del suo ingresso nella Nato o di una guerra mondiale. "Una spartizione tranquilla è meglio dell'Ucraina nella Nato o di una guerra mondiale", ha detto l'ex presidente russo ai partecipanti della conferenza moscovita. Per Medvedev, Polonia, Ungheria e Romania "sognano da decenni" di impadronirsi delle regioni occidentali dell'Ucraina.
Capitolo Stati Uniti. Medvedev si è limitato a dire che il proprietario di Twitter, Elon Musk, può vincere le elezioni presidenziali americane. "Alle elezioni presidenziali, un uomo del calibro di Elon Musk è in una posizione molto migliore per diventare presidente degli Stati Uniti rispetto a Trump e, a maggior ragione, Biden.
Anche questo sarebbe uno sviluppo interessante degli eventi", ha affermato. Nelle orecchie della comunità internazionale rimbombano però altri concetti espressi dallo stesso Medvedev: Terza guerra mondiale e armi nucleari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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