Ha fatto il giro della rete un video che, secondo quanto denunciato dagli utenti, mostrerebbe un bambino israeliano rapido da Hamas durante l'operazione "Diluvio al-Aqsa" e portato a Gaza. Nelle immagini, si vede il ragazzino in mezzo a tre giovani palestinesi, probabilmente coetanei o poco più grandi, che lo spingono, lo insultano e lo prendono in giro. Gli agitano di fronte un bastone, intimandogli di dire "ima, ima, ima", ovvero "mamma" in ebraico. Anche chi sta dietro alla telecamere, pare un adulto dalla voce, si unisce all'atto di bullismo.
"Persino ai bambini si insegna ad odiare gli infedeli. Trascorrere un'infanzia intrisa di odio puro significa diventare un terrorista", scrive un'utente sotto il video. "Dopo 24 ore di atroci barbarie, questo è veramente inquietante", aggiunge un altro. Tutto parte della strategia di Hamas, che vuole rendere sempre più profonda la spaccatura tra i due popoli indottrinando i palestinesi fin dalla tenera età, rendendoli carnefici di quelli che vedono come nemici e, allo stesso tempo, vittime della crudeltà che con cui hanno deciso di governare la Striscia di Gaza, sequestrano materiale e fondi ottenuti dalla comunità internazionale per finanziare i loro atti terroristici ed esponendo la popolazione alle rappresaglie di Israele.
Questo non è l'unica testimonianza degli abusi perpetrati dai miliziani di Hamas ai danni della popolazione civile israeliana. Sin dalle prime ore del conflitto, foto e video diffusi sui social network mostrano la barbarie dei combattenti palestinesi che hanno attaccato lo Stato ebraico. Sono almeno un centinaio le persone rapite: anziani, donne e madri con ancora in braccio i loro bambini, ragazzi e ragazze che partecipavano ad un festival musicale trovatosi in mezzo alla zona di combattimento. Di loro non si hanno più notizie, se non che al momento dovrebbero trovarsi in tunnel sotterranei e case sicure all'interno della Striscia. Hamas intende usarli come merce di scambio per ottenere il rilascio di migliaia di combattenti attualmente detenuti in Israele.
Molte, persone, inoltre, sono state giustiziate sul posto. Strade, fermate degli autobus e le stesse case si sono trasformate in un mattatoio per i terroristi, che hanno massacrato civili inermi nel loro blitz all'interno dei villaggi di confine.
In molti fanno il paragone con Bucha, la città ucraina teatro di torture e stragi, e ai nazisti. I metodi usati da Hamas, infatti, ricordano il metodo con cui le SS di Hitler andavano di porta in porta per cercare gli ebrei nascosti nei territori occupati dal Terzo Reich.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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